[Rimini] Il generale Vannacci a Pennabilli

Il 12 ottobre scorso, il noto generale della Folgore, Roberto Vannacci, autore nell’agosto 2023 del libro “Il Mondo al Contrario”, che ha suscitato numerose polemiche a causa dei suoi contenuti razzisti, omofobi e sessisti (una delle frasi più citate è “cari omosessuali, normali non lo siete”), ha presentato il suo capolavoro di pregiudizi letterari a Pennabilli, su invito del sindaco del comune dell’appennino riminese, Mauro Giannini, già commilitone dello stesso Vannacci nella Folgore e anch’egli famoso per le sue sparate contro gay e immigrati e per la sua esaltazione del periodo fascista.

La presentazione è avvenuta al Teatro Vittoria. Come hanno scritto i giornali locali, il centro storico di Pennabilli era stato blindato in tutte le vie d’accesso al teatro da un ingente dispiegamento di forze dell’ordine, che temevano proteste.
Dentro il teatro almeno un centinaio di presenti, compresa tutta la giunta di Giannini al completo, mentre qualche altra decina di persone hanno seguito l’incontro su un maxi schermo fatto installare all’esterno dal sindaco.

Ma chi è Roberto Vannacci, in servizio dal 1986 ed oggi Generale di Divisione? Il curriculum vitae “breve” estratto dalla rivista “Folgore”, mensile dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia, evidenzia come tra i vari incarichi del Generale Vannacci ci siano stati il comando del 9° Reggimento d’assalto Paracadutisti “Col. Moschin” dal 2011 al 2013 e il comando delle Forze Speciali presso il Corpo d’Armata di reazione rapida della Nato a Solbiate Olona. Nel 2009 era stato in Afghanistan come assistente militare del Capo di Stato Maggiore del Comando Nato, generale Marco Bertolini. Dal 2014 al 2016 ha lavorato presso il 3° reparto dello Stato Maggiore Difesa come capo ufficio per le relazioni internazionali. Vannacci ha partecipato inoltre alle principali operazioni belliche nei teatri internazionali, Somalia, Rwanda, Yemen, Balcani, Costa d ‘Avorio, Iraq e Libia ed è stato primo comandante della “Task Force 45” in Afghanistan. Nel 2011 ha organizzato il piano di evacuazione di emergenza della sede diplomatica di Tripoli. Dal 2013 al 2014 è tornato in Afghanistan come capo di Stato Maggiore delle Forze Speciali della Nato.

Come conseguenza delle polemiche seguite alla pubblicazione del libro “Il Mondo al Contrario”, Vannacci il 18 agosto 2023 perde il comando dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, appena assunto il 21 giugno di quello stesso anno e viene aperta dal capo di stato maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, un’indagine sommaria nei confronti del generale Vannacci per i contenuti del volume (peraltro un rappresentante delle forze armate teoricamente non può pubblicare e presentare un libro senza previa informazione ed autorizzazione dei suoi superiori e del ministero). Da allora Vannacci, formalmente in licenza (almeno inizialmente, ma sicuramente dietro un accordo con alcuni vertici militari e politici) è stabilmente occupato nella presentazione del suo libro, dapprima autopubblicato e distribuito su Amazon (sembra con più di 100.000 copie vendute) e poi ristampato dalla casa editrice riminese di destra “Il Cerchio” dell’ultracattolico Adolfo Morganti, che infatti figurava come moderatore della presentazione tenuta a Pennabilli lo scorso 12 ottobre.

Vale la pena spendere due parole su quanto detto dal sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini, che considera Vannacci un patriota, per cui “quello che ha scritto Vannacci è la Bibbia, una lezioni per gli italiani”.
Alla domanda di un giornalista su quando si siano conosciuti Vannacci e il sindaco, la risposta di Giannini è la seguente: “Tra fine anni ’80 e inizio anni ’90 a Livorno nel 9° Battaglione d’assalto paracadutisti Col Moschin. Io ero sergente maggiore, lui tenente. Poi ci siamo ritrovati in Somalia”. Quando avete deciso questa presentazione? “Ci siamo visti una decina di giorni fa, in privato. Gliel’ho proposto e lui ha accettato”.  Questo a dimostrare come certi ambienti come quello militare, e dei paracadutisti della Folgore in particolar modo, siano da sempre una fucina in cui si forma buona parte del substrato fascista della nazione italiana. Non dimentichiamoci che Giannini è lo stesso che scriveva sul suo account facebook: “Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera” e che “lo spirito fascista per me è nei valori di Dio, patria e famiglia”. O che asseriva in una nota trasmissione in radio che “essere gay è contronatura”.

Da sinistra: il sindaco Mauro Giannini, il generale Roberto Vannacci e l’editore Adolfo Morganti alla presentazione a Pennabilli

E dato che le amicizie di un certo tipo non si scordano mai, ecco che tra il pubblico che assisteva alla presentazione a Pennabilli c’era anche Mirco Ottaviani, ex  coordinatore romagnolo di Forza Nuova (di cui è stato anche candidato sindaco a Rimini, pur se in presenza di diversi precedenti e condanne), ora in forze al Movimento Nazionale – La Rete dei Patrioti, sigla che si è formata a livello nazionale a seguito della scissione di varie sezioni forzanoviste in dissidio con la segreteria di Roberto Fiore. La smania di stringere la mano al generale è stata tale che Ottaviani ci ha tenuto a regalarci una foto che lo ritrae assieme a Vannacci e al sindaco Giannini, sotto a un post di facebook (13 ottobre 2023) che recita così: “Un ringraziamento particolare al Patriota, nonché primo cittadino di Pennabilli, Mauro Giannini per aver ospitato la bellissima serata di presentazione del libro “Il mondo al contrario” di Roberto Vannacci in un gremito teatro Vittoria. Quando politicamente corretto e cancel culture si fondono nella nuova ideologia woke, l’Identitarismo rimane l’ultimo baluardo contro la decadenza del nostro tempo”.

Da sinistra: Vannacci, Mirco Ottaviani e il sindaco di Pennabilli, Mauro Giannini, alla presentazione de “Il Mondo al Contrario” del 12 ottobre 2023
Matteo Montevecchi

Dobbiamo ricordare che non era la prima volta che Vannacci si faceva vedere nel riminese. Domenica 1 ottobre, infatti, aveva presentato il suo libraccio nel capoluogo di provincia, all’hotel Imperiale (a Marina Centro, Viale Vespucci 16), di fronte ad una sessantina di persone e alla presenza del solito moderatore Adolfo Morganti, che a quanto pare lo sta accompagnando nel suo giro di presentazioni per l’Italia.
All’incontro di Rimini era presente, tra i relatori che hanno introdotto l’intervento di Vannacci, anche il consigliere regionale della Lega (ed ex consigliere del Comune di Santarcangelo di Romagna), Matteo Montevecchi, che nel suo partito rappresenta le posizioni più di destra, non lesinando neppure critiche alla stessa Lega accusata di avere adottato la linea governativa pro-armi e pro-sanzioni nel conflitto russo-ucraino (ma Montevecchi sembra comunque ben lieto di incamerare circa 6.000 euro al mese di stipendio dopo l’elezione in Regione con questo partito, invece di lasciare la poltrona).
Anche in questo caso, la polizia temendo proteste aveva sistemato propri uomini tra il pubblico e allestito presidi e camionette lungo gli accessi alla struttura alberghiera e un piantone davanti alle porte automatiche dell’hotel.

Riteniamo che questo genere di presentazioni non nascano solo dalle ambizioni letterarie o politiche di Vannacci (corteggiato sia dalla Lega che da Forza Nuova), ma siano parte di una più ampia campagna di tentata egemonia culturale portata avanti dalle destre, non escluse quelle istituzionali e governative, sia a livello locale che nazionale, volta a sdoganare, normalizzare e riportare in auge idee reazionarie che mirano alla creazione dei “nemici interni” (omosessuali, immigrati, femministe, antifascisti…) per nascondere e giustificare di fronte all’opinione pubblica le politiche di guerra sul fronte esterno, e di militarizzazione e macelleria sociale sul fronte interno.

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AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2023

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto di Fratelli d’Italia, che aveva preso formalmente le distanze dai contenuti del libro di Vannacci, si è dovuto rimangiare le sue parole (aveva parlato di “farneticazioni personali”) e il 3 dicembre 2023, dopo che il 4 novembre era stata comunicata a Vannacci l’apertura di un’inchiesta formale nei suoi confronti per accertare eventuali infrazioni disciplinari, quasi a costituire un premio, il generale è stato nominato capo di stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri. Al tempo stesso continua il tour promozionale del suo libro, con presentazioni da nord a sud della penisola. Questi sono chiarissimi indicatori che, ridotto Crosetto al silenzio dopo una probabile disputa all’interno delle forze di governo tra “moderati” ed esponenti filo-Vannacci, il generale gode dell’appoggio di una parte delle istituzioni sia politiche che militari italiane. Non potrebbe altrimenti continuare a presentare in giro il suo libro, senza approvazione dei vertici militari e sponde politiche che continuano a sostenerlo.