Archivi tag: anarchiche e anarchici

[Cesena] 12/02 Presentazione libro sull’antifascista anarchico Pio Turroni

Condividiamo questa bella iniziativa, a ricordo dell’antifascista e anarchico cesenate Pio Turroni, che si terrà oggi a Cesena.
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DOMENICA 12 FEBBRAIO presso lo Spazio Libertario “Sole e Baleno”,
via Sobborgo Valzania 27, Cesena (zona Porta Santi)
– Ore 13:00 PRANZO VEGAN
– Ore 15:00 Presentazione del libro sulla vita dell’anarchico cesenate Pio TurroniLA RIVOLUZIONE COMINCIA ORA” (Elèuthera editrice, 2022) assieme all’autore Lorenzo Pezzica

Guerra alla guerra! Nè con Putin, nè con la NATO, nè con la UE.

Riceviamo e pubblichiamo.

L’aggressione delle armate russe di Putin all’Ucraina, cominciata il 24 febbraio 2022, ha dato avvio ad un conflitto che ci parla ancora di guerra, di militarismo, di coscrizione alla leva, di mercenari, di bombe, di missili, di cingolati, di coprifuoco, di allarmi aerei, di legge marziale, di penuria di cibo e di acqua, di distruzione, di profughi e di poveri.
E soprattutto di morti e feriti da ambo le parti.
Dopo le tante guerre che hanno insanguinato luoghi lontani, per mano anche degli eserciti di casa nostra, questa volta, come fu nel 1999 con i bombardamenti NATO (e italiani) nell’ex Jugoslavia, accade nel cuore dell’Europa. Continua la lettura di Guerra alla guerra! Nè con Putin, nè con la NATO, nè con la UE.

Nemici dello Stato e diritto penale del nemico

Riflessioni sulle forme di repressione del dissenso ed abuso della legislazione antiterrorismo. Una riflessione pubblicata da Extremaratio di Ettore Grenci, avvocato penalista, già Segretario della Camera Penale di Bologna “Franco Bricola” e componente dell’Osservatorio Corte Costituzionale dell’Unione Camere Penali Italiane. Oggetto dello scritto sono le forme di repressione del dissenso e l’abuso della legislazione antiterrorismo.

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Forlì: striscioni contro il carcere in solidarietà alle anarchiche e agli anarchici sotto processo

Il carcere è un mostro che divora carne umana! Dal web impariamo del posizionamento in alcuni punti di Forlì di striscioni anticarcerari.

Da Inferno Urbano

Riceviamo e pubblichiamo:

Per le settimane del 9-24 novembre in solidarietà alle anarchiche e anarchici prigionier* e alle decine e decine sotto processo per le diverse operazioni repressive in Italia, come piccolo contributo sono stati lasciati diversi striscioni in diversi punti della città di Forlì: sulla tangenziale, su cavalcavia e in strade densamente trafficate e anche davanti alla sede universitaria.

Queste le scritte:
– “Contro il virus del carcere, Solidarietà e rivolta”
– “Solidali con chi lotta in carcere”
– “Libertà per i/le compagn* in prigione”
– “Solidali con i/le compagn* in carcere, libertà per tutt*”

Firmate con la A cerchiata.

Un pensiero va anche alle detenute e ai detenuti dietro le sbarre, che di fronte al dilagare del covid nelle carceri rischiano la salute e la vita.

Individualità anarchiche nemiche di ogni prigione.

Solidarietà ai compagnx e alle compagne anarchiche bolognesi colpitx dalla repressione.

Fonte: Rete Bolognese Anticarceraria

Continuano ad arrivare contributi in solidarietà ai compagnx e alle compagne anarchiche colpitx dalla repressione.

Riceviamo e diffondiamo!

Un saluto solidale dalla Romagna alle compagne e ai compagni perquisite/i ed arrestate/i nella notte del 13 maggio 2020 e allo spazio anarchico di documentazione “il Tribolo” di Bologna, perquisito da Ros e carabinieri durante l’ennesima operazione anti-anarchica – l’inchiesta “ritrovo” firmata dal Pm Dambruoso.
La montatura (anche mediatica) della procura bolognese ha posto sotto custodia cautelare 12 persone: in 7 sono ora in carcere ed in 5 con l’obbligo di dimora a Bologna con rientro notturno, di cui 4 anche con l’obbligo di firma una volta al giorno.
Alle compagne e ai compagni viene contestata l’ “associazione sovversiva” (il famigerato articolo 270bis) per l’incendio di un’antenna ma soprattutto per le lotte portate avanti negli ultimi mesi di emergenza Covid19. Infatti, l’intero castello giudiziario è talmente chiaro e spudorato che le carte della procura di Bologna parlano da sole: “l’intervento [..] assume una strategica valenza preventiva volta ad evitare che in eventuali ulteriori momenti di tensione sociale, scaturiti dalla particolare descritta situazione emergenziale possano insediarsi altri momenti di più generale campagna di lotta antistato oggetto del citato programma criminoso di matrice anarchica”.
La procura di Bologna, per farla breve, ha voluto compiere con questo atto veri e propri arresti preventivi – per sua stessa ammissione! – contestando alle compagne e ai compagni momenti di lotta come il sostegno attivo alle proteste e alle rivendicazioni dei detenuti o la concreta opposizione all’incarceramento amministrativo delle persone immigrate all’interno di quei lager che sono i Cpr.
Le carte lo attestano chiaramente: “Le evidenze raccolte in questo ultimo periodo, caratterizzato dalle misure di contrasto all’emergenza epidemiologica del Covid-19, hanno evidenziato l’impegno degli appartenenti al sodalizio (…) ad offrire il proprio diretto sostegno alla campagna “anti-carceraria”, accertando la loro partecipazione ai momenti di protesta concretizzatisi in questo centro”.
Dunque ad essere messa sotto accusa è, come accaduto altre volte, la solidarietà nei confronti delle persone recluse, impegnate in dure rivolte per il rispetto di diritti seppur minimi; rivolte che sono costate 14 morti ammazzati dallo Stato ed altri detenuti uccisi dal virus. Uno Stato assassino che ancora oggi invece di aprire le porte delle sue infami galere (come hanno fatto perfino paesi considerati dispotici come l’Iran) lascia che il contagio si diffonda all’interno di queste, pronto a sacrificare la vita dei detenuti sull’altare del dio della sicurezza mentre, è ovvio, la sicurezza di non ammalarsi in galera non interessa.
La paura dello Stato e dei suoi lustrascarpe è anche che proteste, rivolte, lotte diventino lo spettro che si aggirerà sui territori quando il post-emergenza sanitaria si trasformerà in emergenza economica. Oggi banche, imprenditori e padroni – anche i più schifosi capitalisti come FCA (ex Fiat) – hanno già incominciato a battere cassa ma la coperta per rimboccare i ricchi lascerà scoperti per l’ennesima volta i meno garantiti, le classi sociali più esposte ad ogni “crisi”, le vite precarie, i poveri e gli sfruttati. Per questo hanno già intrapreso il giro di vite a cominciare dagli anarchici, che da sempre sono i più fastidiosi per chi detiene il potere, per poi continuare contro chiunque è attivo nelle lotte reali: dai lavoratori organizzati che scioperano a chi reclama il salario non corrisposto (vedi le misure cautelari contro gli attivisti bolognesi della campagna “il padrone di merda”); da chi occupa le case sfitte a chi è attivo nello sciopero degli affitti; fino a mandare l’esercito contro chi scende in strada sfidando le restrizioni assurde che continuano a rimanere in piedi mentre tutto il comparto produttivo ed economico è aperto.
Sul banco degli imputati allora non ci sono solo quelle 12 persone ma chiunque, a suo modo, lotta contro questo mondo e il suo modello di organizzazione sociale, politica ed economica.
Se questo significa essere etichettati come sovversivi, ebbene accettiamolo di buon grado: sì, vogliamo sovvertire questo mondo, basato su continue ingiustizie! Vogliamo spezzare sbarre e catene e vogliamo anche che non ci siano più galere e persone chiuse a chiave! Vogliamo non ci siano più né ricchi e nemmeno persone povere! Vogliamo porre fine all’organizzazione capitalista e al dominio dell’autorità sulle nostre vite, sui nostri corpi e sui nostri desideri.
Eccola qua, il vostro “programma criminoso”!

Un caldo abbraccio alle persone arrestate e a quelle con l’obbligo di dimora.

Elena, Leo, Zipeppe, Stefi, Nicole, Guido, Duccio,
Martino, Otta, Angelo, Emma, Tommi liber* subito!!!

Alcuni solidali dalla romagna.

[Nelle foto, striscione di solidarietà apposto su un cavalcavia della tangenziale di Forlì]

[Forlì] Terroristi e terrorizzati. Sab 12 dic h.15: giornata in piazza contro le politiche della paura.

In momenti come questi dove la guerra è ovunque ed è più palpabile che mai, un analisi della situazione con un occhio attento alla storia può servirci a disinnescare vecchi tranelli del potere. Che gli Stati sbraitino di terrorismo quando sono essi stessi che si fondano sul terrore e sulla sopraffazione è una ben assodata contraddizione. Nell’anniversario della strage di Piazza Fontana a Forlì si terrà un momento di incontro in strada, tra chi ha condiviso la piazza nelle iniziative antifasciste che hanno impedito ai nazifascisti di avere agibilità politica in città!! Piazza Saffi, incrocio Corso Diaz, dalle 15:00! Porta quello che vorresti trovare. Troverai musica, bevande calde, materiale info!

Quello che segue è invece il testo di un pieghevole fatto circolare a Forlì per avviare una riflessione collettiva sulle politiche del terrore e dell’emergenza:

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[Forlì] Repressione senza maschera e fogli di via fascisti

Tempi sfalsati nella consegna di “fogli di via” per decine di attivisti politici e sociali. I primi arrivano agli anarchici, ritenuti più “isolabili”.
Denunce, fogli di via ed avvisi orali sono stati redatti e sottoscritti da Salvatore Sanna, già distintosi come vicequestore di Torino ai tempi dello sgombero del presidio della Libera repubblica della Maddalena (Valsusa), ed ora Questore di Forlì.
Stranamente però i fogli di via – di cui si è a conoscenza per ora di 4, di cui 3 già notificati – hanno colpito solamente i/le compagni/e anarchici/che, forse perché considerati i soggetti più attaccabili poiché creduti i più isolati e senza solidarietà da parte degli altri gruppi. Facciamogli capire che si sbagliano.
Invitiamo tutti a mandare comunicati, mail e fax di protesta indirizzate al prefetto di Forlì (i contatti sono alla fine del comunicato) o ai giornali locali di Forlì, per richiedere a gran voce la revoca di questi procedimenti fascisti e discriminatori, di natura prettamente politica, e l’accoglimento dei ricorsi dei/delle compagni/e.

Si prega di far girare la notizia.
LA SOLIDARIETÀ E’ UN ARMA. SEMPRE CONTRO TUTTI I VECCHI E NUOVI FASCISMI!

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[Ravenna] Ipocrisie securitarie (e fiaccolate annullate)

Per l’autoritarismo, il pericolo «anarchico» è sempre stato un buon pretesto. Così, non solo il Ministro dell’Interno ora vorrebbe inviare altri soldati nelle città italiane contro i «terroristi», ma persino i neonazisti di Forza Nuova annullano il probabile flop di una fiaccolata xenofoba per timore… di una «contromanifestazione anarchica».

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[Ravenna] Aggiornamenti sulle manifestazioni per l’omicidio di Hamdi e fiaccolata fascista

Da un comunicato fatto girare in rete da compagne e compagni antifascisti e antirazzisti

Urgente!
A RAVENNA GLI SBIRRI UCCIDONO, I FASCISTI APPLAUDONO. ROMPIAMO IL SILENZIO!!
A Ravenna la notte di paqua i carabinieri hanno ucciso con 14 colpi di pistola Hamdi Ben Hassen perchè non si è fermato con l’auto ad un posto di blocco.
Altri 2 tunisini che viaggiavano con lui sono stati arrestati (uno è tuttora dentro) con l’accusa di tentato omicidio e resistenza.
La comunità tunisina si è riversata nelle strade urlando la propria rabbia in una città indifferente e blindata. I fascisti di forza nuova hanno addirittura indetto una fiaccolata per la legalità contro i cortei spontanei ed in solidarietà ai carabinieri assassini per lunedì 16 aprile alle 19.30 in piazza Baracca!
La rivoltevole trovata dei nostalgici del duce ha intercettato un sentimento razzista purtroppo diffuso a Ravenna. A seguito dell’intenzione di occupare la piazza per una contro-manifestazione da parte di immigrati e compagni la questura ha vietato qualunque assembramentoper motivi di ordine pubblico.
E’ NECESSARIO CHE DOMANI ALLE 19.30 IN PIAZZA BARACCA SI SIA IN TANTI!
CONTRO SBIRRI ASSASSINI, RAZZISTI INFAMI, CITTADINI COMPIACENTI
SOLIDARIETA’ AI TUNISNI DI RAVENNA
SCENDIAMO NELLE STRADE AUTORGANIZZIAMOCI DAL BASSO

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