[Ravenna] Aggiornamenti sulle manifestazioni per l’omicidio di Hamdi e fiaccolata fascista

Da un comunicato fatto girare in rete da compagne e compagni antifascisti e antirazzisti

Urgente!
A RAVENNA GLI SBIRRI UCCIDONO, I FASCISTI APPLAUDONO. ROMPIAMO IL SILENZIO!!
A Ravenna la notte di paqua i carabinieri hanno ucciso con 14 colpi di pistola Hamdi Ben Hassen perchè non si è fermato con l’auto ad un posto di blocco.
Altri 2 tunisini che viaggiavano con lui sono stati arrestati (uno è tuttora dentro) con l’accusa di tentato omicidio e resistenza.
La comunità tunisina si è riversata nelle strade urlando la propria rabbia in una città indifferente e blindata. I fascisti di forza nuova hanno addirittura indetto una fiaccolata per la legalità contro i cortei spontanei ed in solidarietà ai carabinieri assassini per lunedì 16 aprile alle 19.30 in piazza Baracca!
La rivoltevole trovata dei nostalgici del duce ha intercettato un sentimento razzista purtroppo diffuso a Ravenna. A seguito dell’intenzione di occupare la piazza per una contro-manifestazione da parte di immigrati e compagni la questura ha vietato qualunque assembramentoper motivi di ordine pubblico.
E’ NECESSARIO CHE DOMANI ALLE 19.30 IN PIAZZA BARACCA SI SIA IN TANTI!
CONTRO SBIRRI ASSASSINI, RAZZISTI INFAMI, CITTADINI COMPIACENTI
SOLIDARIETA’ AI TUNISNI DI RAVENNA
SCENDIAMO NELLE STRADE AUTORGANIZZIAMOCI DAL BASSO


da anarchaos

Apprendiamo e diffondiamo che la manifestazione a ravenna contro la fiaccolata svoltasi nel pomeriggio dai fascisti in solidarietà con lo sbirro che la notte di pasqua ha ucciso un ragazzo tunisino si è conclusa con lo stato di fermo dei manifestanti.

https://orizzontelibertario.blogspot.com/2012/04/ravenna-aggiornamento-su-manifestazione.html


AGGIORNAMENTO
Da rilevare che la fiaccolata fascista non c’è stata: i fascisti di Forza Nuova, di fronte al deciso intervento dei compagni e delle compagne, che sono scese in strada nonostante i divieti, hanno deciso prontamente di fare marcia indietro, annullando la fiaccolata e andandosene a mangiare al ristorante la Campaza di Fosso Ghiaia a Ravenna. Le compagne e i compagni sono invece stati circondati da un massiccio dispiegamento antisommossa, una trentina di loro portati in questura con un paio di corriere blindate, trattenuti per ore e poi rilasciati con diverse denunce. 


altro dai media

17 aprile 2012 – Ancora manifestazioni, questa volta NON autorizzate, sono state causa di blocco da parte delle forze dell’ordine. La Manifestazione nasce dopo la sparatoria avvenuta la notte di Pasqua che uccise, con un colpo di pistola, il ragazzo Tunisino di 27 enni,  Hamdi Ben Assen.

Vi sono già state manifestazioni da parte di vari connazionali e vi erano stato anche promesse di manifestazioni dove avrebbero partecipato altri componenti arrivati da altre regioni d’Italia. Ultima di queste sospesa qualche giorno fà.

Quella avvenuta ieri mattina è stata organizzata da un gruppo movimenti antirazzisti e anarco insurrezionalisti i quali si sarebbero uniti al gruppo dei Tunisini. Iniziata in tutta tranquillità, in Piazza Baracca, ha degenerato nei pressi di Piazza del Popolo dove si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine.  Una tra le tanti frasi pronunciate dal corte è stata  “Silenzio e razzismo complici dei carabinieri” contornati da insulti e spinte. la polizia ha identificato tutti i componenti aggregati.

https://giornalesm.com/ravenna-ancora-manifestazioni-per-la-sparatoria-dove-venne-ucciso-il-27enne-hamdi-ben-assen-97482/


[Torino] Da Ravenna a Torino

Questa mattina un piccolo corteo improvvisato ha percorso le strade di Porta Palazzo, tutto intorno al mercato. Una cinquantina di persone tra compagni e gente del quartiere conosciuta durante le lotte che piano piano si stanno costruendo in zona. Tutti ad urlare: «Carabinieri assassini!».

Al megafono si racconta la storia di Hamdi Ben Hassen, il ragazzo tunisino crivellato di colpi la notte di Pasqua colpevole di non essersi fermato ad un posto di blocco dei Carabinieri nei pressi di Ravenna. Un nome in più nella lista impressionante di morti che negli ultimi anni i tutori dell’ordine hanno scritto nelle strade, nelle carceri o nelle caserme di tutta Italia. Un nome che, per una volta, lega a sé pure un tentativo di riscossa, giacché per due volte in pochi giorni i parenti e gli amici di Hamdi hanno bloccato Ravenna per urlare la propria rabbia – e non solo il proprio dolore.

leggi il volantino distribuito:

Contro la violenza della polizia

A Ravenna, la notte dell’8 aprile polizia e carabinieri hanno condotto una caccia all’uomo per le strade della città, inseguendo un auto che non si era fermata ad un posto di blocco.
La caccia si è conclusa quando un carabiniere ha sparato 14 colpi contro l’auto uccidendo l’autista, Hamid Ben Hassen un ragazzo tunisino di 27 anni, gli amici che erano con lui sono stati arrestati e si trovano tuttora in carcere.
Una storia come tante altre, purtroppo. Uno dei tanti omicidi compiuti negli ultimi tempi dalle forze dell’ordine, nei commissariati, nelle carceri, nei Cie e nelle strade. Una storia che in genere tutti dimenticano abbastanza in fretta, in qualche giorno, il tempo di sparire dalle pagine dei giornali. Questa volta però qualcuno ha reagito. Nei giorni successivi, più volte, dei ragazzi tunisini hanno manifestato nelle strade di Ravenna con al collo la foto di Hamid, urlando tutta la propria rabbia per il suo assassinio. Una rabbia che evidentemente ha preoccupato tanto le autorità cittadine quanto i rappresentanti della comunità tunisina che hanno annullato una manifestazione prevista per sabato 14 aprile.
In solidarietà ai carabinieri avrebbe invece voluto manifestare, il lunedì successivo, l’organizzazione fascista Forza Nuova. Nella serata di lunedì alcuni anarchici, decisi ad impedire la manifestazione fascista, sono stati circondati dalla polizia e portati in questura.
Il 25 aprile, a Bologna, si svolgerà una manifestazione contro gli omicidi e la violenza poliziesca.
Non possiamo restare in silenzio davanti a quello che è accaduto a Ravenna.
Non possiamo restare in silenzio di fronte alla violenza quotidianamente commessa dalla polizia. La loro presenza nei quartieri in cui viviamo è una minaccia. Dobbiamo smetterla di avere paura. Dobbiamo smetterla di sentirci impotenti. E’ ora di reagire ed organizzarsi per difendersi dalla polizia.

https://liberatutto.noblogs.org/post/2012/04/18/torino-da-ravenna-a-torino/