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Forlì: il Comune spende i soldi pubblici per riqualificare i simboli del ventennio fascista

A metà gennaio di quest’anno l’amministrazione del Comune di Forlì ha dato il suo via libero al progetto di restauro dei lampioni di Piazza Saffi (e anche di quelli di Piazzale della Vittoria).
Si tratta dei lampioni messi lì nel 1933 dal regime fascista e da cui il 18 agosto 1944, dopo essere stati uccisi e impiccati, furono esposti i cadaveri dei partigiani della banda Corbari: Silvio Corbari, Iris Versari, Arturo Spazzol e Adriano Casadei.
I lavori di restauro, che materialmente verranno avviati questa primavera e si concluderanno sembra entro l’anno, costeranno parecchi quattrini e il tutto per lucidare ed abbellire dei lampioni che recano ancora visibili le orrende effigi della dittatura (ovvero dei fasci littori in ghisa).

Il progetto della giunta forlivese, avvalorato dalla Soprintendenza, prevede che i vecchi pali deteriorati siano sostituiti, presi in custodia e tutelati perché, come affermato dall’assessore ai lavori pubblici Vittorio Cicognani, “rappresentano un patrimonio storico e architettonico indiscutibile della nostra città”.
Gli stessi pali saranno sostituiti con nuovi pali delle stesse dimensioni ma “tutte le componenti storiche ornamentali quali basamenti e decori in ghisa, fregi e targhe in bronzo, fioriere, tappi e braccetti porta corpi illuminanti verranno restaurate e messe a nuovo, verniciate e rimontate”.
In pratica, le effigi e i simboli fascisti verranno tirate a lucido e rimesse al loro posto, proprio come la targa che ricorda l’eccidio dei partigiani della banda Corbari messa nel dopoguerra. Come se fossero la stessa cosa.
È come se in Germania su edifici e strutture pubbliche si riapponessero le svastiche naziste!

Il Comune si giustifica affermando che il recupero avviene perché il tempo trascorso ha mostrato “evidenti criticità meccaniche ed elettriche”, ma siamo sicuri che l’effetto nostalgia abbia avuto il suo peso. Non dimentichiamoci che la giunta, oltre che dalla Lega sovranista e identitaria, è sorretta anche da Fratelli d’Italia, che non ha mai fatto mistero dei suoi riferimenti storici, e che vede come consigliere quel Francesco Lasaponara, ex leghista, che l’anno scorso augurava la morte per covid ai partigiani rimasti in vita.
Ma pensiamo anche che se ci fosse stata una giunta di centrosinistra al posto di quella di centrodestra, prima o dopo la scelta di riqualificare quegli orrendi orpelli sarebbe stata fatta comunque.
Forlì (e paesi limitrofi…Predappio su tutti!) è la città che ormai da tempo, più di tutte ha fatto della riqualificazione dei monumenti e delle architetture fasciste un volano per attrarre turisti (in camicia nera prevalentemente).
Quello dei lampioni è solo l’ultimo caso di quattrini pubblici che vengono stanziati e sperperati allo scopo. E nel recente passato ciò è stato fatto proprio da giunte di centrosinistra, e ampiamente tra l’altro.

La “riqualificazione” dei lampioni di Piazza Saffi avrebbe potuto essere finalmente il pretesto per sbarazzarsi di quelle simbologie, che come altre non sono mai state tolte al termine del ventennio fascista dall’Italia repubblicana. Ma dubitiamo fortemente che qualsiasi sindaco o qualsivoglia giunta avrebbe mai potuto mettere nell’agenda delle cose da fare la loro rimozione. Perché Forlì deve restare la “città del novecento”… obbligata a ricordare di un secolo intero un’unica cosa.

 

FONTE https://www.forlitoday.it/cronaca/progetto-riqualificazione-lampioni-piazza-saffi-piazzale-vittoria.html

Forlì, “lotta al degrado”?

Non bastava la riqualificazione dei lampioni dove sono stati impiccati i partigiani della banda Corbari, con tanto di fasci littori che invece di essere gettati nel rusco verranno rimessi ancora sui pali per la gioia dei nostalgici.
No, ora il Comune di Forlì ha deciso che in questo momento, mentre ci sono tanti precari che non hanno i soldi per pagare affitti e bollette, la priorità dev’essere la cosiddetta “lotta al degrado”. Per questo bisogna investire quattrini per ridipingere dei muri: 85mila euro per un po’ di vernice!!!
Il vero degrado è questa retorica da strapazzo, che spera di recuperare consenso con idiozie del genere, e chi ci casca!

Antifa Forlì-Cesena

Dal Resto del Carlino:

“L’amministrazione comunale di Forlì investe 85mila euro nella lotta contro il degrado. Annuncia l’assessore ai Lavori Pubblici, Vittorio Cicognani: “Dopo un’attenta fase di rilevazione di tutti i graffiti e le scritte sui muri, i portici e le colonne del nostro centro storico, procederemo, a partire dalla prossima settimana, con la rimozione e il risanamento delle aree interessate”. In totale saranno 169 le strade e le piazze interessate da questi interventi di ripulitura.

Opere, spiega Cicognani, “che già in passato si sono dimostrate particolarmente difficili a causa di situazioni molto vecchie, dove il muro era fortemente compromesso dall’assorbimento della vernice. Ma ciò non ci ha impedito e non ci impedirà di proseguire nella realizzazione di questo ambizioso progetto, che nasce dalla volontà di questa Amministrazione di combattere ogni forma di degrado cittadino e di migliorare sensibilmente la vivibilità del nostro centro storico”.

Cicognani spiega la ratio del provvedimento: “Abbiamo iniziato dal centro con l’intento di ridare lustro a quello che rappresenta il nostro biglietto da visita, ma abbiamo intenzione di estendere questa importante manovra di miglioramento del decoro urbano anche alle aree più periferiche del nostro Comune, ai nostri quartieri e a tutte quelle zone del forlivese più decentrate rispetto al centro”.

FONTE: https://www.forlitoday.it/cronaca/pulizia-muri-vandalizzati-centro-storico-lavori-comune-forli.html