[Rimini] Pestaggio nazista in un pub contro un giovane ragazzo marocchino

L’aggressione nella notte di sabato in un noto locale della riviera da parte di due gemelli 23enni di Carpegna. Giovedì 21 luglio alle 20:30 presidio in Piazza Marvelli a Rimini. Pubblichiamo il comunicato del Laboratorio Paz.

Rimini – Giovane marocchino aggredito e pestato dai nazi

Presidio pubblico – Giovedì 21 luglio dalle ore 20.30 in P.zza Marvelli

 

Alle 4 di sabato notte, presso il Rose and Crow di Rimini, noto pub di Marina centro, un giovane ragazzo marocchino è stato vittima di una vero e proprio pestaggio da parte di un gruppo di circa 5 giovani naziskin anch’essi all’interno del pub.

Il ragazzo marocchino lasciata la compagnia di amici e colleghi di lavoro tutti di Pesaro, fra loro anche una simpatizzante del Csa Oltrefrontiera e con cui era nel locale da diverso tempo, si è recato al bagno e nel corridoio antistante ai servizi è stato colpito dalla violenza del gruppo nazi che l’aveva seguito lungo il corridoio. Il ragazzo riuscendosi a divincolare dalla morsa dei calci e pugni è scappato verso l’esterno del locale ma anche qui – nonostante la presenza di numerose persone e del personale del locale – è stato raggiunto dai calci e pugni, con uno sproloquio di insulti razziali e quant’altro. Il titolare del noto pub ha chiamato la polizia, i giovani naziskin erano già andati via tranquillamente lungo il marciapiede e solo due sono stati raggiunti dalle volanti. Sono due giovani fratelli di Urbino, nella loro auto sono stati sequestrati coltelli a serramanico e tirapugni. Degli altri per ora nessuna traccia.

Sul fatto abbiamo alcune cose da dire perché pensiamo ci siano dei collegamenti con situazioni e fatti accaduti negli ultimi tempi nel nostro territorio.

La prima è che l’allarme che avevamo lanciato tempo fa sulla crescente presenza di questi gruppi nel territorio fra le provincie di Pesaro/Urbino e Rimini è reale;

la Seconda è lo “strano” comportamento della Questura di Rimini ed in particolar modo della Digos, che ha lasciato spazio a questi gruppi, sia in occasione del concerto/raduno skin tenutosi a marzo presso il Rockisland, con tanto di istituzione di una zona rossa presso il porto canale dove si trovava il locale – funzionale solo a proteggere questi soggetti – sia in occasione del presidio in piazzale Fellini promosso da Forza Nuova Rimini tenutosi durante lo svolgimento di un’iniziativa contro l’omofobia presso la spiaggia libera del Porto a fine giugno.

In tutte queste occasioni, è stata data legittimità politica e spazi ad una realtà – Forza nuova Rimini – colpita duramente dai provvedimenti scaturiti in seguito agli attentati contro lo spazio sociale Paz sito all’epoca in via Montevecchio, in cui proprio un’escalation di violenza simile a quella avvenuta in questi ultimi tempi, rese evidente la presenza di un gruppo organizzato paramilitare mosso dalla violenza politica, dall’odio razziale e verso i più deboli.

Questi soggetti sono tutti stati condannati in secondo grado con l’aggravante eversiva.

Altresì ci domandiamo come mai appena informati del fatto da alcuni compagni di Pesaro già domenica mattina, gli stessi organi di stampa che abbiamo contattato per avere informazioni più precise riguardo al pestaggio razzista, “non avevano ricevuto alcuna informazione precisa dalla stessa Questura”, mentre in tante altre occasioni – non ultimo gli arresti degli ultras del Rimini – è stata strumentalizzata, manifestata e sviscerata in tempi brevissimi dalla stessa questura la storia personale, i nomi e cognomi degli arrestati, fotografie e quant’altro. Come dire quando si vuole costruire un nemico pubblico, un mostro, qualcuno da condannare a prescindere c’è una certa celerità nelle veline diramate dalla digos.

Noi crediamo che questo pestaggio razzista rappresenti un punto di non ritorno per la nostra città ed è ora che le Istituzioni locali, il sindaco Gnassi, la sua giunta, le associazioni si muovano nella direzione di aprire un monitoraggio costante e un intervento nelle sedi preposte perché questi episodi non si verifichino più e siano condannati in sede istituzionale.

Altresì chiediamo al Comune di costituirsi parte civile al processo contro questi nazisti e che ci sia *tutto l’appoggio, l’interessamento e l’assistenza legale al ragazzo marocchino vittima del pestaggio, tutt’ora ricoverato in ospedale.

Per quanto ci riguarda ci siamo stancati delle discussioni avvenute negli ultimi mesi sul dare o meno legittimità politica a questi gruppi nazifascisti con azioni pubbliche e di movimento.

Crediamo sia il tempo di riprenderci le strade e di affermare come accaduto nel 2003 in occasione dellal grande mobilitazione che impedì il corteo nazi di Forza nuova, una risposta popolare antifascista della città.

È il tempo dei beni comuni, l’ha dimostrato la grande partecipazione democratica anche del nostro territorio ai referendum e alle battaglie per la giustizia climatica e ambientale, per noi antifascismo è anche questo, agire quotidianamente contro chi insulta la vita, la violenta e sottrae ricchezza e diritti ai più deboli, poveri, migranti, emarginati.

Per queste ragioni lanciamo un presidio pubblico in piazza Marvelli per giovedì 21 luglio dalle 20.30 e parteciperemo a tutte le iniziative che verranno organizzate in questi giorni, nella settimana in cui si ricordano le giornate contro il G8 di Genova momento importante e significativo per rilanciare un grande movimento antifascista contro la crisi e la costruzione dell’alternativa.

 

I compagni e le compagne del Paz

https://zic.it/rimini-pestaggio-nazista-in-un-pub-contro-un-giovane-ragazzo-marocchino/


Marocchino pestato a sangue
da un gruppo di skinhead

Pestato a sangue da sei persone. Futili motivi, disse la vittima stessa, un giovane marocchino. Oggi, a un mese dall’episodio si scopre che i motivi non erano per niente futili, ma razziali, venne massacrato perché straniero. Extracomunitario, come si dice in tono dispregiativo. Marocchino. Il tutto accade il 18 luglio a Rimini, al pub Rose&Crown. Una lite per la “mancata precedenza” al bagno, si dice. E invece i sei sarebbero naziskin, e la matrice razzista. Lo denuncia oggi la Digos, dopo aver ascoltato i testimoni e fatto le indagini necessarie.Pretendevano provocatoriamente di veder rispettata la loro priorità. Il ragazzo era stato aggredito fuori dal pub con calci e pugni, ma nelle ore successive aveva dichiarato alla polizia di escludere lui stesso motivi razziali. Ma sono stati alcuni testimoni a spiegare alla Digos cosa esattamente è accaduto. Hanno raccontato di aver udito distintamente gli insulti e le urla rivolte al marocchino, e raccontano che il giovane era completamente stordito dal tentativo di parare il massacro.

I gestori del pub, a quasi un mese di distanza, invece dicono di non ricordarsi bene l’accaduto, temendo forse una cattiva pubblicità al locale, non avvezzo, spiegano, a questo tipo di aggressioni. Li hanno allontanati, del resto non si sono occupati o preoccupati.

In ogni caso i colpevoli sono stati identificati: hanno dai 20 ai 30 anni e fanno parte di un gruppo dell’ultradestra, che è solito frequentare la provincia di Rimini. Hanno scelto i locali della zona, gli skinhead, per incontrarsi con altri esaltati della “cultura” del disprezzo e dell’umiliazione. Lo stesso gestore del pub ammette di averli già visti altre volte nel suo locale. Nella macchina di due di loro, due gemelli di 23 anni della provincia di Pesaro-Urbino, la polizia ha trovato un tirapugni.

Per i sei naziskin è scattato – oltre alla denuncia per violenza, lesioni, rissa e porto di oggetti atti a offendere – anche il foglio di via dalla provincia di Rimini. Sarà la Procura della Repubblica a decidere se vi sono le condizioni per contestare anche l’aggravante razzista.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/12/marocchino-pestato-a-sangue-da-un-gruppo-di-skinhead/151297/