[Rimini] Denunce, perquisizioni e arresti

Come al solito lo squadrismo neofascista fa il paio con lo squadrismo legale delle istituzioni. Tanto più che il PM a capo dell’indagine, Paola Bonetti, è parente stretta di uno dei fondatori della sezione riminese di Forza Nuova, arrestato anni fa per il tentato incendio di uno spazio occupato (vedi Contropiano). Riceviamo e condividiamo:

Rimini 06/05/2016. Questa mattina con un’assurda operazione poliziesca 6 persone sono state condotte agli arresti domiciliari con restrizioni e sono state notificate più di 20 denunce a piede libero per i fatti del 9 marzo 2014 in cui alcuni antifascisti riminesi rischiarono di perdere la vita per accoltellamento da parte di noti fascisti della zona.

L’inchiesta non ha portato ad alcun provvedimento restrittivo per i fascisti coinvolti, nonostante si sia da poco concluso il processo con una condanna a loro carico per tentato omicidio.

Questa è l’ennesima dimostrazione di come i fascisti abbiano piena legittimità e copertura ad agire indisturbati nelle nostre città, mentre la repressione agisce sempre sugli antifascisti e su chi lotta per un mondo più giusto al rischio della propria vita.

Seguiranno aggiornamenti.
Liber* tutt* subito! L’antifascismo non si processa!

 


FONTE: https://staffetta.noblogs.org/post/2016/05/06/rimini-denunce-perquisizioni-e-arresti/


Rimini. Arresti domiciliari per sei antifascisti, due dei quali accoltellati

Stamattina all’alba, sei antifascisti riminesi sono stati messi ai domiciliari nel corso di una indagine riguardante un’aggressione fascista avvenuta fuori da un locale di Bellaria, paese dell’hinterland riminese, avvenuta nel 2014, nel corso della quale due compagni vennero accoltellati e finirono in ospedale feriti gravemente. Sono 16 in tutto le denunce spiccate dalla questura ai danni di compagni e amici degli antifascisti feriti.

Una misura che ha dell’assurdo vista la condanna pochi mesi fa di uno dei fascisti a 4 anni di reclusione per tentato omicidio, riconosciuto colpevole di aver sferrato i fendenti all’addome ai danni dei 2 compagni feriti da oggi sottoposti anch’essi ai domiciliari con misure restrittive. Per le vittime dell’aggressione l’accusa è di rissa aggravata, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento e violenza privata (!).

I carabinieri hanno motivato gli arresti in base ad una supposta condotta pericolosa che gli indagati avrebbero tenuto dal momento dell’aggressione ad oggi, a loro vengono infatti imputati episodi di contestazione avvenuti contro l’estrema destra riminese e contro un comizio del leader fascio-leghista Salvini avvenuto poche settimane fa.

Nessuno degli altri fascisti indagati è stato però messo ai domiciliari nonostante il ritrovamento nel corso delle indagini all’interno delle loro abitazioni di 42 coltelli serramanico oltre che di alcuni manganelli e bandiere naziste.

Un’indagine che ha visto fin da subito un impianto accusatorio che ha cercato di colpevolizzare gli antifascisti, ampiamente rilanciato dalla stampa locale. Un particolare inquietante dell’inchiesta viene poi dal fatto che il PM a capo dell’indagine, Paola Bonetti, è parente stretta di uno dei fondatori della sezione riminese di Forza Nuova, arrestato anni fa per il tentato incendio di uno spazio occupato riminese.

Ancora una volta due pesi e due misure utilizzati nei confronti di fascisti e antifascisti, purtroppo sempre ai danni di questi ultimi.

Redazione Contropiano Bologna

https://contropiano.org/news/politica-news/2016/05/06/rimini-arresti-domiciliari-antifascisti-due-dei-quali-accoltellati-078790