Apprendiamo dai media di informazione. 31 ammiratori del fascismo, a processo per violazione della legge Mancino, archiviati (tranne uno, il “presidente” degli “arditi d’Italia” Mirco Santarelli, processato in separata sede) per le celebrazioni nostalgiche al cimitero di Ravenna, in ricordo del gerarca Ettore Muti. Ogni commento è superfluo davanti ad una sentenza di un tribunale della repubblica, che si dice essere nata dalla Resistenza al nazifascismo, che afferma che commemorare un gerarca fascista, esaltarne la figura, riproporre simboli e riti della dittatura passata è lecito. Dopo la recente assoluzione di Selene Ticchi, la neofascista che indossò una becera maglietta nazista a Predappio, quest’ultima archiviazione è la prova che l’antifascismo non può essere delegato agli organi istituzionali.
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