Archivi tag: Forlì

[Forlì] Fratelli d’Italia apre la nuova sede

Dai media locali si apprende che i post-fascisti di Fratelli d’Italia sabato 20 gennaio 2024 hanno inaugurato la loro nuova sede nella città di Forlì, in Corso Diaz 23. Assieme ai dirigenti del partito di Giorgia Meloni, come  Alice Buonguerrieri, deputata e presidente di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena, era presente anche il sindaco, Gian Luca Zattini.

Continua la lettura di [Forlì] Fratelli d’Italia apre la nuova sede

[Forlì] Gaza. Contro il genocidio in corso striscioni e volantini in scuole e università

Riceviamo e naturalmente pubblichiamo.

Oggi, 15 gennaio, effettuato volantinaggio solidale con la popolazione palestinese, contro il genocidio portato avanti in maniera deliberata da Israele a Gaza e contro le guerre degli Stati. Distribuite molte copie del volantino “L’inferno è dei viventi” (che alleghiamo) sia al campus universitario che in alcune scuole superiori di Forlì. Con noi anche un piccolo ma utile banchetto su ruote, con materiale informativo sia sulla questione israelo-palestinese, che sulle azioni di solidarietà avvenute in tutto il mondo, senza dimenticare le responsabilità delle aziende che fanno affari con lo Stato d’Israele e con la vendita di armi, comprese quelle europee e italiane, aziende che alimentano incessantemente le guerre per la propria bramosia di profitto. Nel mentre, all’entrata dell’università, sono comparsi due striscioni che denunciavano il genocidio in corso e le complicità degli Stati e delle istituzioni occidentali.

– Alcunx anarchicx e libertarx dalla romagna
– Equal Rights Forlì

Continua la lettura di [Forlì] Gaza. Contro il genocidio in corso striscioni e volantini in scuole e università

[Forlì] Effettuato volantinaggio per Gaza

Riceviamo questo resoconto da Forlì e con piacere pubblichiamo.

Solidali con la popolazione di Gaza, colpita dalla brutale aggressione del governo israeliano, questa mattina, venerdì 5 gennaio, abbiamo deciso di fare il minimo che dovevamo, a fronte di quanto sta accadendo. Così abbiamo effettuato un volantinaggio itinerante nel centro storico della città di Forlì, durante il mercato settimanale. Tante le persone in giro, dato il periodo delle festività per l’epifania, così in due orette abbiamo terminato i volantini che avevamo, non pochi. Diverse persone si sono fermate a parlare e alcune ci hanno aiutato nel volantinaggio, segno che almeno c’è un poco di attenzione di fronte all’immane catastrofe che, complici i silenzi e gli appoggi dati al governo di Israele dai governi europei e dagli Stati Uniti, si sta abbattendo sulla popolazione palestinese.
Con noi anche un carrellino che ci ha voluto seguire per darci una mano. Su quest’ultimo erano posizionati alcuni dépliant, opuscoli e libri sulla questione israelo-palestinese e sulle aziende che fanno affari nei territori palestinesi occupati, per approfondire una vicenda che non nasce certo oggi.
Alleghiamo il volantino che abbiamo distribuito.

– Amanti della libertà
– Equal Rights Forlì

Continua la lettura di [Forlì] Effettuato volantinaggio per Gaza

[Forlì-Cesena] Maschilismo e patriarcato di Casapound

Di seguito una breve analisi a partire dalle ultime azioni del noto movimento neofascista in provincia di  Forlì-Cesena, che si sono prodotte non solo in ambito romagnolo visto che le azioni si inseriscono in una strategia nazionale, tesa ad inserirsi in maniera vomitevole nel dibattito sul patriarcato sviluppatosi dopo l’ennesimo femminicidio, quello di Giulia Cecchettin.

Continua la lettura di [Forlì-Cesena] Maschilismo e patriarcato di Casapound

[Forlì] Alluvione Emilia-Romagna. Gli abitanti delle case popolari non devono essere lasciati soli.

DA FORLÌ. Venerdì 19 Maggio siamo andatx a dare una mano, come molte altre persone, in maniera spontanea, nella zona di Porta Schiavonia, a Forlì, allagata come noto, come altre parti della città, per l’esondazione del fiume Montone.

Continua la lettura di [Forlì] Alluvione Emilia-Romagna. Gli abitanti delle case popolari non devono essere lasciati soli.

[Forlì] Report del Trekking Urbano Partigiano del 27/02/2022

Riceviamo e con piacere pubblichiamo

La scorsa domenica, 27 febbraio, siamo stat* a Forlì, per il TREKKING URBANO PARTIGIANO a sostegno delle persone condannate per l’opposizione alla sede neofascista di Cesena. Abbiamo attraversato le strade e i luoghi delle agitazioni operaie e della resistenza diffusa nella città di Forlì contro l’inviso regime fascista.

[Forlì] Bodycam e Taser alla polizia, le tecnologie al servizio della repressione

Nuove armi e tecnologie in dotazione alle forze del (dis)ordine. A gennaio i giornali locali, riprendendo l’annuncio in pompa magna dato dal sindacato di Polizia Siulp, hanno fornito la notizia che, entro febbraio i poliziotti delle Volanti della Questura di Forlì e del Commissariato di Cesena (circa 260 poliziotti operativi in provincia di cui 80 quelli di Cesena) saranno dotati del Taser, la pistola che immobilizza con impulsi elettrici, e della Bodycam indossabile sulla divisa di servizio.

Continua la lettura di [Forlì] Bodycam e Taser alla polizia, le tecnologie al servizio della repressione

Il tribunale di Forlì Condanna l’antifascismo

■ IL TRIBUNALE DI FORLÌ CONDANNA L’ANTIFASCISMO! ■
Solidarietà alle antifasciste e agli antifascisti condannatx per essersi oppostx all’apertura di un covo fascista a Cesena.

Mercoledì 15 settembre 2021 al Tribunale di Forlì si è tenuta l’udienza definitiva di primo grado, con relativa sentenza, del processo che vedeva imputate 5 persone per diversi reati riguardanti la composita opposizione contro l’apertura della sede di Cesena di Casapound aperta in Via Albertini 28/D nel gennaio 2018.
Nella fattispecie, i fatti si riferiscono a delle “pressioni” – che sarebbero avvenute subito prima dell’apertura del covo dei fascisti del terzo millennio – nei confronti dei proprietari del negozio che sarà poi di fatto affittato proprio al gruppo di estrema destra, e a un volantino che ricordava le complicità di chi concede i propri locali a questi gruppi affisso per Cesena, con indicati nomi e cognomi dei summenzionati proprietari.
Dopo diverse udienze – e diversi presidi antifascisti solidali di fronte al Tribunale – il giudice, Ilaria Rosati, ha assolto una di queste cinque persone e condannato le altre quattro. Tre di queste sono state condannate ad una multa di 800 euro a testa per diffamazione, per la diffusione del già detto volantino, sebbene non si sia portata una sola prova a carico nei loro confronti: né un fermo di polizia con identificazione, né immagini di telecamere e nemmeno il sequestro del volantino in questione. É bastata la sola testimonianza di un paio di poliziotti che dicono di averle viste affiggere il volantino per farle condannare, anche se queste hanno sempre affermato di aver distribuito un volantino differente da quello preso in esame (un volantino esistente, effettivamente diffuso davanti a negozi sfitti che, genericamente, invitava i proprietari a non affittare i propri spazi a movimenti fascisti).
Un’altra persona è stata invece condannata a sette mesi di carcere, con pena sospesa, per tentata violenza privata, con l’accusa di avere tentato verbalmente di convincere i proprietari a non affittare il loro negozio ad un manipolo di picchiatori fascisti dichiarati.
Oltre alle condanne, c’è da aggiungere anche il pagamento complessivo delle spese legali e processuali e un risarcimento di circa 9.000 euro in totale per i proprietari del negozio, Daniele e Francesco Lombardini, padre e figlio (quest’ultimo avvocato) costituitisi come parte civile, che hanno lamentato un danno di immagine e psicologico, telefonate di persone risentite per la scelta di affittare il negozio a un gruppo di fascisti ed esprimendo il timore di ipotetiche ritorsioni.
In tutto si parla quindi di circa 15.000 euro da dover sborsare se in appello la sentenza di condanna dovesse essere confermata.
Come già detto altre volte, senza voler fare qui dello sterile vittimismo, queste persone pagano anche per le tante iniziative e lotte antifasciste portate avanti a Cesena a seguito dell’apertura della sede di Casapound (sede che fu oggetto anche di esposti da parte dei condomini dello stabile in cui era situata, che certo non gradivano questo tipo di vicinato, e che oggi risulta in vendita e frequentata pochissimo, con parte del gruppo di Casapound impegnata come settore attivo nell’organizzazione dei cosiddetti “No Paura Day” ed un’altra transitata sul carro di Fratelli d’Italia, partito che in città ha recentemente aperto una sua sede in piazza del Popolo, dove prima c’era la sezione del PD).
Ancora di più, anche se non una novità, queste condanne ci sembrano il frutto del clima che respiriamo oggi in Italia, dove tra discriminazioni etniche e di genere, aggressioni ai lavoratori in lotta da parte di squadracce private pagate dalle imprese, manovre poliziesche e giudiziarie contro l’opposizione dal basso agli ultimi governi e sempre nuovi e affinati strumenti repressivi non ci deve stupire che un giudice nell’epoca attuale si senta giustificato a condannare quattro antifascistx….per antifascismo! In questo modo legittimando indirettamente la presenza dei gruppi fascisti e delle loro gesta sui territori.
Ovviamente, è chiaro che le antifasciste e gli antifascisti che sono statx condannatx andranno sostenutx, anche riguardo l’aspetto solidale-monetario per quella che ci appare come una vera e propria estorsione da migliaia di euro.
Il tentativo palese è quello di intimidire le persone disposte a lottare per un’idea di esistenza in totale contrapposizione con l’ideologia autoritaria, sfruttatrice e sostanzialmente fascista.
Spetta a tutte e tutti noi – antifasciste e antifascisti, persone libere, solidali – dimostrare che non hanno raggiunto lo scopo, e dimostrare che chi lotta non è mai solx!

– ANTIFASCISTE ED ANTIFASCISTI DI FORLÌ E CESENA
– INDIVIDUALITÀ LIBERTARIE

Per sottoscrivere il presente comunicato, da parte di gruppi, collettivi, spazi, etc, la mail a cui fare riferimento è questa: cesenantifa@inventati.org

Il Comune di Forlì riqualifica monumenti e architettura fascista

Ci risiamo. A Forlì il Comune si appresta a spendere ingenti fondi pubblici per “riqualificare” le consuete brutture fasciste. Periodicamente le amministrazioni di questa città – in passato quelle di centro-sinistra, ora quella di destra a trazione Lega-Fratelli d’Italia – han pensato di gettare milioni di euro per ridare fasto a monumenti che celebrano una infame dittatura assassina e guerrafondaia. Così aquile, fasci littori, scritte e giuramenti incisi su pietra o su muro, che in altre città alla fine della guerra sono stati giustamente abbattuti o scalpellati via come il regime che li aveva voluti per celebrare sé stesso, a Forlì sono invece stati restaurati a scadenza periodica per attrarre un certo tipo di turismo (sappiamo quale), togliendo soldi da altri settori di spesa pubblica, come ad esempio le case popolari.
Vediamo una continuità tra le varie amministrazioni nel dare risalto a questo tipo di operazioni, ma in questo ultimo caso leggendo le dichiarazioni sui giornali per quanto riguarda la prossima “riqualificazione” del monumento di Piazzale Vittoria non possiamo non notare come il linguaggio usato dai rappresentanti del Comune di Forlì per presentarla esprima toni celebrativi e una fraseologia diremmo quasi nostalgica che la dicono lunga sui propositi dei “riqualificatori”.

ANTIFA FORLÌ-CESENA

 

Continua la lettura di Il Comune di Forlì riqualifica monumenti e architettura fascista