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[Ravenna] Domenica 5/12 Assemblea pubblica per difendere il CSA Spartaco

Il Comune di Ravenna (amministrato ricordiamo da una giunta di centrosinistra a guida Pd) è intenzionato a revocare, peraltro anticipatamente (il 16 dicembre!), la concessione in comodato del CSA Spartaco di via Chiavica Romea n.88 agli attuali firmatari dello spazio, con ciò evidentemente compromettendo il futuro delle tante attività portate avanti al suo interno sia da parte dell’attuale gestione sia da parte di tutte quelle realtà e collettivi che in questi molti anni hanno potuto organizzare le più svariate iniziative sociali, culturali, solidali e politiche.
Quest’operazione sottrarrà a Ravenna e a tutta la Romagna uno spazio unico dove, fin dal 2002, artisti, musicisti e tanti giovani (e meno giovani) si possono ritrovare per sperimentare la propria musica e la propria arte favorendo una socialità slegata da dinamiche commerciali e lucrative. Uno spazio che per Ravenna e la Romagna è un valore aggiunto, la cui mancanza non può che essere una perdita immensa per tutt*.
Lo Spartaco è oltretutto un presidio di antifascismo, dove i giovani imparano il rispetto per le altre persone, senza distinzioni per colore della pelle, orientamento sessuale o altro.
Per fare un esempio, Spartaco ospita le assemblee di Non Una Di Meno e la biblioteca transfemminista e si sono tenuti incontri antifascisti, anche con vecchi partigiani come la compianta staffetta abitante nella frazione di Carraie, Nullo Mazzesi, amico spesso ospitato dallo Spartaco per raccontare ai giovani la sua storia e la storia della Resistenza contro il nazifascismo nel territorio ravennate.
Valori che per noi sono imprescindibili. Il caro Nullo, se fosse ancora in vita, piangerebbe se sapesse che il Comune di Ravenna, in cui viveva (Comune tra l’altro Medaglia d’Oro per la lotta al nazifascismo) si sta per macchiare indelebilmente di un gesto come la chiusura dello Spartaco, proprio in un momento in cui invece di presìdi di antifascismo e rispetto per le diversità ce ne sarebbe gran bisogno. Ma dal Pd ci aspettiamo questo e altro!
Di seguito riportiamo il comunicato dell’Assemblea del CSA Spartaco, con una chiamata per un’assemblea pubblica per domenica 5 dicembre, alle ore 14.30, al Parco della Rocca Brancaleone a Ravenna. L’esortazione è ovviamente quella a partecipare. 

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[Ravenna] sgombero all’ex Ostello Dante, multe e un arresto

All’ex ostello Dante di Ravenna, che versa in stato di abbandono da anni, il Comune nella mattinata del 4 novembre ha mandato i suoi poliziotti a sgomberare, denunciare, multare chi, senza un alloggio, ne stava abitando uno abbandonato per non dover dormire all’addiaccio. Una persona è stata anche tratta in arresto, dato che aveva un decreto di espulsione dall’Italia, perché si sa che prima le istituzioni creano la condizione di clandestinità e poi gridano al degrado.

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[Ravenna] Avevano coperto le svastiche sul muro di una scuola con disegni: condannatx antifascistx

Dai media locali (10 settembre 2020)

Un imbrattamento resta tale anche se si tratta di fiori disegnati su un muro di scuola per coprire svastiche o di una scritta su un muro in area cimiteriale per contestare la commemorazione dell’anniversario della morte di un gerarca fascista. Va in questa direzione la decisione del Gup del Tribunale di Ravenna che, come riportato dal Resto del Carlino, ha condannato tre attivisti di 26, 38 e 54 anni della locale rete antifascista per imbrattamenti aggravati a pene comprese tra venti giorni e un mese.

Ai tre, che si erano opposti ad altrettanti decreti penali, venivano contestati a vario titolo due episodi del 2018. L’avvocato Giovanni Fresa aveva chiesto l’assoluzione se non altro con la formula del fatto tenue, citando sentenza di Cassazione per episodio analogo avvenuto a Milano.

Il caso delle simbologie naziste coperte su una scuola d’infanzia ravennate risale al 2018 ed era diventato un caso politico. Con il duro giudizio che allora aveva espresso il presidente dell’Anpi di Alfonsine Claudio Fabbri, in relazione alla presa di posizione del Comune di Ravenna contro la rete antifascista: “Da un Comune come Ravenna, decorato Medaglia d’Oro della Resistenza, mi aspettavo maggiore sensibilità antifascista. Per mesi svastiche e altri simboli hanno campeggiato indisturbati su quei muri, e non appena un gruppo di cittadini si è stufato di una simile vergogna e ha provveduto alla cancellazione di quello scempio, lo stesso Comune si è affrettato a puntare il dito contro la rete antifascista chiedendo di procedere penalmente”.“

https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/09/10/news/ravenna_avevano_coperto_le_svastiche_sul_muro_di_una_scuola_con_disegni_condannati-266784323/


Leggere anche:
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/17/ravenna-condannati-per-aver-coperto-simboli-nazifascisti-eppure-era-un-dovere-delle-istituzioni/5932169/

Ravenna, coprirono le svastiche con dei fiori: attivisti condannati per imbrattamento.

Disegnare dei fiori per coprire una svastica realizzata sul muro di una scuola o fare una scritta sulla recinzione di un cimitero per contestare la commemorazione dell’anniversario della morte di un gerarca fascista sono atti vandalici, nient’altro che imbrattamenti. È questo l’orientamento del Gup del Tribunale di Ravenna che, come racconta il Resto del Carlino, ha condannato tre attivisti ravennati di 26, 38 e 54 anni della locale rete antifascista per imbrattamenti aggravati a pene comprese tra venti giorni e un mese.
Ai tre, che avevano presentato ricorso rispetto ad altrettanti decreti penali, erano stati contestati a vario titolo due episodi risalenti al 2018. L’avvocato Giovanni Fresa aveva chiesto l’assoluzione se non altro con la formula della particolare tenuità dei fatti, citando sentenza di Cassazione per episodio analogo avvenuto a Milano.
Il caso delle simbologie naziste coperte su una scuola d’infanzia ravennate risale a due anni fa ed aveva interessato anche la politica. Con il duro giudizio che allora aveva espresso il presidente dell’Anpi di Alfonsine Claudio Fabbri, in relazione alla presa di posizione del Comune di Ravenna contro la rete antifascista: “Da un Comune come Ravenna, decorato Medaglia d’Oro della Resistenza, mi aspettavo maggiore sensibilità antifascista. Per mesi svastiche e altri simboli hanno campeggiato indisturbati su quei muri, e non appena un gruppo di cittadini si è stufato di una simile vergogna e ha provveduto alla cancellazione di quello scempio, lo stesso Comune si è affrettato a puntare il dito contro la rete antifascista chiedendo di procedere penalmente”.

La vicenda delle condanne ha finito per essere ripresa anche da varie testate nazionali, vedi a titolo di esempio questa: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/09/17/ravenna-condannati-per-aver-coperto-simboli-nazifascisti-eppure-era-un-dovere-delle-istituzioni/5932169/

Ravenna 25 ago – nessuna commemorazione per il gerarca Ettore Muti!

Riceviamo e condividiamo l’appello della Rete Antifascista di Ravenna contro la commemorazione neofascista di Ettore Muti e contro ogni apologia di fascismo.

Apprendiamo dalla stampa locale che anche quest’anno i gruppi neofascisti con in testa Forza Nuova avrebbero intenzione di commemorare il gerarca Ettore Muti qui a Ravenna.

Ribadiamo fermamente l’opposizione della Rete Antifascista di Ravenna a tali celebrazioni a carattere apologetico del fascismo.

Annunciamo con chiarezza che il nostro dissenso sarà ATTIVO: non intendiamo limitarci ad interpellare le istituzioni di governo locale alle quali, con senso di responsabilità, abbiamo chiesto un incontro senza avere alcuna risposta.

Le responsabilità politiche, morali e di ordine pubblico, saranno in capo a chi a qualsiasi livello, sindaco, questore e prefetto, si sia reso complice dei gruppi neofascisti e delle loro celebrazioni.

Noi della Rete Antifascista di Ravenna saremo presenti al cimitero della nostra città nella giornata del 25 agosto per impedire qualsiasi evento di carattere fascista; ci appelliamo a tutti i compagni le compagne, i/le cittadin* e le associazioni che si riconoscono nei valori dell’antifascismo, dell’antirazzismo e della solidarietà ad unirsi a noi nella presenza attiva, con qualsiasi modalità di partecipazione ritenessero consona alle loro pratiche.

Vi aspettiamo tutt* domenica 25 agosto dalle 7:30 del mattino al cimitero di Ravenna.

Sabato 16 marzo 2019 – Corteo a Ravenna contro il decreto sicurezza

Sabato 16 marzo 2019 – Corteo a Ravenna contro il decreto sicurezza

Corteo contro il razzismo e la repressione, il decreto Salvini e le politiche fasciste del governo Lega-M5S.
Concentramento Ore 15:30 nel piazzale della Stazione dei treni di Ravenna. Partenza Corteo Ore 16:00

https://www.facebook.com/events/384014669083238/

[Forlì-Ravenna] Deliri fascistoidi contro i partigiani – il caso Minutillo di FdI

Deliri fascistoidi contro i partigiani – il caso Minutillo di FdI

Non pago di aver recentemente parlato di “banda di assassini” per i componenti della banda partigiana di Silvio Corbari e detto che Corbari stesso, Iris Versari, Adriano Casadei ed Arturo Spazzoli si sono meritati di finire appesi ai lampioni della piazza di Forlì, ivi tenuti per giorni come monito agli antifascisti dopo essere stati torturati ed uccisi il 18 agosto 1944 da nazisti e fascisti a Ca’ Cornio nelle colline di Modigliana e a Castrocaro, l’esimio avvocato Francesco Minutillo, dirigente di Fratelli d’Italia a Forlì (da cui nel 2016 era stato momentaneamente sospeso per alcune sparate razziste su Facebook*), si è recato mercoledì 23 gennaio sulla tomba del capitano partigiano “Bulow” (Arrigo Boldrini) al cimitero di Ravenna, offendendone la memoria, chiamandolo “criminale” e la sua “una banda di assassini e criminali”, accompagnando questi deliri fascistoidi a falsità storiche e attacchi alla Resistenza. Ricordiamo che Minutillo è quello che a Forlì collabora coi neo-nazi di Lealtà e Azione (Associazione Memento) e organizza convegni spacciati come storici ma in realtà palesemente revisionisti (come quello con il revisionista Gianfranco Stella sulle “atrocità partigiane”). Un bel personaggino, insomma!

  • il post del 2016 conteneva le seguenti parole: “(…) mentre i cani islamici ci uccidono e ci sterminano noi pensiamo a fare leggi perché i froci si possano sposare e ci scandalizziamo se un negro viene accoppato dopo aver aggredito un italiano” –[Chiaro il riferimento all’uccisione di Emmanuel, il ragazzo di Fermo ucciso a botte da un simpatizzante di CasaPound]“Solo un nuovo manifesto di Verona contro islamici e negri ci può salvare. Nuove leggi razziali e tutela della cristianità: ecco cosa dovremmo fare. Ma gli italiani popolo bue non lo faranno anche per colpa della nostra schifosa costituzione scritta dai maiali partigiani”.

Ravenna] ven 13 mag h.19: assemblea contro le ronde di Forza Nuova

Da https://staffetta.noblogs.org

Oggi il tentativo dei neofascisti di mimetizzarsi e di far propaganda si avvale di molteplici strategie. Ad esempio, da qualche anno i neofascisti si travestono da Onlus per carpire qualche soldo del 5×1000 (qui un quadro ricco di informazioni interessanti). Oppure, fanno le loro «passeggiate per la sicurezza» solo per diffondere allarme sociale e razzismo. Riceviamo e volentieri condividiamo quest’iniziativa degli antifascisti ravennati.

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[Ravenna] Ampia mobilitazione contro Forza Nuova

Sabato 18 aprile 2015 a Ravenna, una nuvolosa piazza del Popolo ha vissuto una, oramai rarissima, partecipazione politica spontanea e autorganizzata contro il presidio di un partito neonazista come Forza Nuova, in piazza per vanverare le sue grottesche opinioni, ad una settimana dalla ricorrenza della Liberazione.

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