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[Cesena] Report del corteo del 13 novembre

Sabato 13 novembre 2021, un centinaio di persone sono scese in strada a Cesena in corteo. I giornali e i media locali, nel riportare la notizia il giorno dopo, hanno posto l’accento solamente su qualche spinta con la polizia e sull’opposizione della manifestazione al Green Pass, tralasciando tutti gli altri punti su cui invece la stessa era stata indetta e su cui si è concentrata, dal contrasto alle politiche antiproletarie e filopadronali del governo Draghi, fino al sostegno attivo alle 4 persone antifasciste condannate a settembre per l’opposizione alla sede di Cesena di Cagapound (gruppo quest’ultimo, dichiaratamente fascista, presente con alcuni suoi militanti nell’organizzazione di alcune piazze cesenati contro il Green Pass, presenza che sembra non essere un problema per chi vi partecipa, almeno per chi ne è al corrente). Continua la lettura di [Cesena] Report del corteo del 13 novembre

[Sab 13 nov] corteo a Cesena: “Torniamo in strada”!

SABATO 13 NOVEMBRE A CESENA
< TORNIAMO IN STRADA, PER UN CORTEO AD ALTO VOLUME E FUORI “CONTROLLO” >

USCIAMO DALLA “RETE” E DAL MONDO A DISTANZA CHE CI STANNO CREANDO ATTORNO!

CONCENTRAMENTO H 13.00
PIAZZALE STAZIONE CENTRALE
PARTENZA ORE 14.00

TORNIAMO IN STRADA! CONTRO:

– l’obbligo del green pass, a maggior ragione nei luoghi di lavoro, studio e cultura.
Non è una misura sanitaria ma un tassello in più della ristrutturazione tecnologica e della sorveglianza digitale di massa.

– la gestione assassina dello Stato in questi due anni di pandemia – nella sanità, nelle fabbriche, nei CPR, nelle carceri (su quest’ultimo punto ricordiamo i 12 detenuti uccisi durante le rivolte scoppiate a marzo 2020) – e il prolungamento dello stato di emergenza, ormai assunto ad ordinaria forma di governo.

– l’aumento esponenziale dei dispositivi repressivi, che dai noti decreti sicurezza Minniti e Salvini, arriva oggi alla stretta su scioperi, cortei e manifestazioni di piazza.

– il governo Draghi, come tutti i governi sempre dalla parte dei padroni e a tutela dei loro interessi; rifiutiamo licenziamenti, sfratti, carovita (aumento di bollette e beni di consumo) e tagli alla sanità gratuita mentre si continua parallelamente ad elargire finanziamenti a Confindustria, multinazionali e sanità privata.

– il capitalismo che è la causa prima che mette costantemente in pericolo sia la salute che la vita stessa: dalle diseguaglianze sociali alle morti sul lavoro, dagli allevamenti intensivi alla distruzione degli ecosistemi, dall’estrattivismo all’inquinamento industriale. Ricordiamoci che il capitalismo è la malattia, non la cura. Nocività, crisi climatiche e pandemie sono un suo prodotto.

– la presenza e il ruolo dei fascisti nelle piazze e i loro tentativi di strumentalizzare proteste e rabbia sociale. Proprio per aver contestato questi gruppi, a Cesena 4 persone sono state recentemente condannate a dover pagare 15.000 euro. Nessuno spazio ai fascisti! E’ inaccettabile vederli sfilare per le strade sproloquiando di dittatura (proprio loro!) e riempiendosi la bocca con slogan inneggianti la libertà, concetto in antitesi assoluta con ogni forma di fascismo.

► In testa al corteo ci sarà un carro con sound system autocostruito dove vari artisti e dj solidali diffonderanno la loro musica.

► Durante l’iniziativa, che si svilupperà per tutta la giornata e parte della serata, ci saranno bocconi e beveraggi a sostegno delle 4 persone condannate per l’opposizione alla sede fascista di Cesena.

Manifestazione antifascista, apartitica, autogestita, comunicativa e musicale.
Portate le vostre idee con cartelli, striscioni e interventi.
No bandiere di partito, no tricolori.
In caso di pioggia l’iniziativa verrà rimandata.

EVENTO SU FB: https://www.facebook.com/events/340572324503714/

CANALE TELEGRAM: https://t.me/cesenanofascismonopass

La politica del manganello non è “antifascista”!

L’Unione Sindacale di Base (USB) di Cesena condanna fermamente il Governo Draghi per aver ordinato le cariche della polizia , con uso di lacrimogeni e idranti, contro i picchetti dei portuali in sciopero e le persone presenti solidali con loro.
Ora è chiaro a tutti a cosa è servita la torbida gestione dei fatti di Roma. La gazzarra fascista indisturbata, che ha visto protagonisti poliziotti infiltrati e vecchi arnesi del neo-fascismo da sempre noti per i loro legami con i servizi segreti è servita per: criminalizzare, dividere e colpire i lavoratori che si oppongono al folle decreto sul Green Pass, con la benedizione di CGIL CISL UIL che chiedevano la “liberazione del porto”, in pieno appoggio a un governo che fra licenziamenti, aumenti di prezzi e tariffe, compressione dei salari sta letteralmente massacrando il mondo del lavoro.
Come USB esprimiamo la nostra solidarietà ai portuali di Trieste, Genova come a quelli di Ravenna in lotta contro il Green Pass.Così come la esprimiamo a tutti quei lavoratori in sciopero aggrediti le scorse settimane da vere e proprie squadracce “private”, assoldate dai padroni e che agiscono anch’esse indisturbate sotto gli occhi della polizia.
Facciamo appello a tutti i lavoratori sul pericolo che rappresenta questo governo espressione del grande capitale , delle multinazionali, della UE e della Confindustria.
Un governo con il compito di scaricare i costi della pandemia e della crisi sui ceti popolari e rilanciare i profitti per il padronato.
Oggi è toccato ai portuali. E domani a chi toccherà?

Unione Sindacale di Base Cesena
18/10/2021

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Sui fatti di oggi a Trieste

18 ottobre 2021

Qualsiasi opinione si possa avere (anche ipercritica) sulle mobilitazioni nogreenpass fuori e davanti al porto, e anche se in mezzo c’è varia gente con cui non abbiamo nulla con cui spartire, in ogni caso l’intervento delle forze del disordine statale è come sempre vergognoso e da respingere. Un attacco pretestuoso (vi era infatti un blocco solo parziale del porto) che serve unicamente al ministero dell’interno per far credere di saper gestire le piazze dopo la figuraccia rimediata a Roma con l’attacco indisturbato alla sede della Cgil.

Un ultimo appunto su alcuni dei vergognosi commenti classisti che in questi giorni abbiamo letto sui media da parte di vari intellettuali e commentatori vari:

se vi sono critiche da fare a questo movimento – e noi ne abbiamo, in alcuni casi anche gravi e fondamentali – queste devono sempre partire da una lettura reale della composizione sociale, da un internità ai movimenti di lotta e non da un altezzoso moralismo, questo sì radical-chic. Parlare di masse ignoranti manovrate dall’esterno è solo la versione “di sinistra” delle teorie complottiste che devono vedere in qualsiasi movimento sociale una qualche mano misteriosa che muove le pedine. Le persone (in questo caso quelle che erano fuori dal porto) sanno pensare e nel caso sbagliare con la propria testa.

Gruppo Anarchico Germinal –  Trieste

18 ottobre 2021