La Romagna non si fa mai mancare niente, vero? Così circa due mesi fa il generale Roberto Vannacci, ormai noto a livello nazionale, di recente promosso a capo di stato maggiore delle forze operative terrestri dell’esercito a pochi giorni dall’avvio di un procedimento disciplinare da parte del ministero della Difesa per i contenuti del suo libro omofobo, sessista e razzista, l’11 dicembre scorso ha presentato a Ravenna il suo “Il mondo al contrario”, dapprima autopubblicato e distribuito su Amazon e poi rieditato dalle edizioni di destra “Il Cerchio” di Rimini. Libro che ha venduto, a quanto si dice, più di 200.000 copie divenendo un caso letterario, anche se di arte letteraria nel testo se ne trova ben poca, e che in diverse parti d’Italia ha suscitato diverse proteste che sono riuscite in qualche caso a bloccarne la presentazione. La cosa più interessante è però chi ha organizzato l’iniziativa.
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[Predappio] Anche quest’anno una funerea sfilata di nostalgici
Predappio, provincia di Forlì-Cesena. Il 28 ottobre non è un giorno normale per il paese, anch’esso non normale, poiché si tratta del paese che purtroppo ha dato i natali a Mussolini. Oltre ad essere l’anniversario della Liberazione del paese dal nazifascismo, la casualità vuole che il 28 ottobre sia anche l’anniversario della marcia su Roma che, avvenuta il 28 ottobre 1922, portò al potere il pelataccio. Ogni anno i nostalgici del fascismo calano in massa sul paese, tra allegre scorribande nei negoziacci di souvenir per accaparrarsi qualche cimelio, qualche toppa col fascio littorio, qualche busto, qualche maglietta con frasi che dovrebbero suonare come propaganda fascista, ma che si espongono tranquillamente nelle vetrine degli astuti commercianti che non hanno nessuna vergogna, ma anzi sono in alcuni casi direttamente impegnati nell’organizzazione delle celebrazioni nostalgiche predappiesi (come Domenico Morosini, in prima fila nell’organizzazione delle ricorrenze nostalgiche, che nel 1998 ha acquistato da Romano Mussolini Villa Carpena, ex residenza dei Mussolini, situata nelle campagne di San Martino in Strada, a dieci chilometri da Predappio, facendola diventare un mausoleo del ventennio, la “Casa dei ricordi”, senza dimenticare di citare Pierluigi Pompignoli, titolare assieme al figlio del negozio “Predappio Tricolore souvenir”, o Valeria Casadei Ferrini, l’attuale titolare di Ferlandia, noto negoziaccio di souvenir fascisti). Un business milionario per negozianti, albergatori e ristoranti.
Il corteo di questi viscidi individui, quest’anno si è tenuto domenica 29 ottobre.
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[Forlì] Il tribunale assolve la neofascista Selene Ticchi
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[Predappio] Saluti romani per commemorazione centenario marcia su Roma
Otto persone che hanno partecipato al corteo di Predappio di domenica 30 ottobre, stando ai giornali, sembrerebbero essere indagate per aver effettuato il saluto romano. È quanto si apprende in merito alla cerimonia commemorativa della Marcia su Roma organizzata dai cosiddetti “Arditi d’Italia” dell’ex forzanovista faentino Mirco Santarelli.
“Se non li conoscete guardateli un minuto, Li riconoscerete dal tipo di saluto. Lo si esegue a braccio teso mano aperta e dita dritte, Stando a quello che si è appreso dalle regole prescritte. È un saluto singolare fatto con la mano destra, Come in scuola elementare si usa far con la maestra, Per avere il suo permesso ad assentarsi e andare al cesso. Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista: Solamente chi è fascista fa questo saluto qui”…
Analisi del neofascismo a Predappio
Migliaia di neofascisti hanno di nuovo affollato le strade di Predappio. Ecco un’analisi di questo fenomeno redatta dal ricercatore austriaco Maximilian Aelfers, che ha svolto un periodo di servizio civile alla Fondazione Cdec di Milano.
[Predappio] Il Comune nega il patrocinio alla manifestazione per la Liberazione del paese
Il Comune di Predappio, guidato dal sindaco Roberto Canali ed amministrato da una giunta di centrodestra dopo una lunga storia di amministrazioni di centro-sinistra (che hanno sempre permesso sfilate e pagliacciate dei fascisti in camicia nera per non turbare il lauto commercio dei ristoratori e dei bottegai che vendono chincaglieria per i nostalgici del ventennio) ha deciso di non patrocinare le manifestazioni organizzate dall’Anpi, che il 28 ottobre celebrerà assieme ad altre associazioni ed enti istituzionali l’anniversario della liberazione del paese forlivese dal nazifascismo.
Il 28 ottobre, infatti, è anche l’anniversario della marcia su Roma. Domenica 30 ottobre i fascisti si riuniranno a Predappio come ogni anno per celebrare l’evento, soprattutto perché quest’anno cade il centenario di quell’infame storia.
Ci limitiamo a riportare una delle notizie trovare in rete.
[Predappio] Attacco contro negozio di souvenir fascisti
Dalla stampa.
Attacco notturno contro le vetrine di un negozio di oggetti di ispirazione fascista a Predappio (…) preso di mira un negozio che si chiama “Predappio tricolore” che espone magliette con il volto del Duce o slogan come “Boia chi molla”, “Obbedire obbedire obbedire”, “Predappio città del Capo”, “Grazie a Dio sono italiano”, ma anche busti di Mussolini. All’entrata c’è un grande cartello che toglie ogni dubbio con scritto “Benvenuti camerati”. La scorsa notte ignoti hanno lanciato pietre contro le vetrine e lasciato due cappi di corda. Vicino sono stati dati alle fiamme anche alcuni manifesti elettorali.
Fonte: https://www.ilmattino.it/elezioni_politiche/predappio_fascismo_vandali-6941853.html
[Predappio] Flop il corteo per la morte del pelatone
Dai giornali apprendiamo del flop dell’ultima calata nostalgica a Predappio organizzata il 24 agosto dalla sezione di Ravenna dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia-Anai
Il Resto del Carlino
Gli organizzatori della manifestazione a Predappio: “Non ci spieghiamo così poca gente”. Vietati i saluti romani, ma in tre disubbidiscono.
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[Predappio] corteo dei nostalgici autorizzato dalle istituzioni
Questa domenica 31 ottobre i fascisti, come ogni anno, da innumerevoli e troppi anni, caleranno a Predappio per celebrare il loro pelato defunto preferito (quello, per intenderci, appeso a Piazzale loreto).
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Predappio, gli eredi del pelato vorrebbero la cripta sempre aperta!
Predappio, gli eredi del pelato vorrebbero la cripta sempre aperta!
Gli eredi del pelatone di Predappio vogliono fare della cripta di famiglia, dove sono i resti del dittatore, un mausoleo celebrativo che resti sempre aperto e visitabile e pretendono pure, attraverso una lettera del loro avvocato che sia il Comune a pagare per i costi di gestione.
Sarebbe, ancora più di quanto già accade, l’apologia completa e totale della dittatura fascista e del suo truce capo.
Il Comune di Predappio, per lunghi anni retto da una giunta di centro-sinistra che ha sempre permesso ai neofascisti sfilate e acquisti di cimeli del regime e che ora è amministrato da una giunta di centro-destra ha detto di stare valutando la cosa.
Ricordiamo che il paese del comprensorio forlivese ha già in programma il varo di un “museo sul fascismo” che in futuro aumenterà il turismo in camicia nera. Ora questa irricevibile richiesta.
La vergogna infinita!!!
“Sanzves e Manganel – Predappio, la mecca in camicia nera”
“Sanzves e Manganel – Predappio, la mecca in camicia nera”
Opuscolo “Sanzves e Manganel – Predappio, la mecca in camicia nera”
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