Report del trekking solidale del 6 novembre

Riceviamo e con piacere pubblichiamo.

Domenica 6 novembre siamo tornat* a calpestare foglie e sentieri insieme a tant* compagn* (anche da diverse città della regione). Col sole – ed il vento – ad accarezzarci il viso.

La nostra meta è stata la montagna più elevata dell’appennino tosco-romagnolo, sul confine tra le province di Arezzo, Firenze e Forlì-Cesena: il Monte Falco, 1657 metri s.l.m., stupendo balcone panoramico sul Casentino e sulla Romagna.

Ma, ancora più importante del fatto di raggiungere la vetta, è il viaggio che si fa per arrivarci: e allora come non menzionare la prima parte del sentiero, immerso nella faggeta, e poi i bellissimi Prati della Burraia, dai quali la vista può spaziare su tutta la Romagna e che in una giornata limpida come quella di domenica ci ha regalato scorci stupendi! O ancora gli stretti sentieri di crinale, in mezzo ad ancora verdi arbusti e basse piante di mirtillo.

Un percorso reso ancora più bello dal fatto di essere in tante e tanti, di camminare fianco a fianco con amiche e amici fidat*, ma anche con persone che prima non si conoscevano. Perché la cosa veramente speciale di questi “Trekking Solidali”, a distanza di poco più di un anno dal primo, è che ogni volta sono – e sono stati – occasione per conoscere persone nuove, instaurare nuove amicizie, stringere rapporti, confrontarsi sulle lotte che si portano avanti nei rispettivi territori e perché no…darsi progettualità comuni!

La “scusa” è stata, ancora una volta, raccogliere contributi per sostenere le spese legali delle compagne e dei compagni condannat* per essersi oppost* in vari modi all’apertura della sede di caccapound di Cesena, nel 2018. Il processo non si è ancora concluso, si è in attesa dell’Appello: andrà come andrà, non possiamo saperlo. Una cosa però lo sappiamo: la solidarietà è una delle armi più importanti che abbiamo!