Archivi categoria: Aggressioni fasciste

[Rimini] Assalto di Forza Nuova al Paz, per la Cassazione niente eversione

L’assalto al Paz da parte di Forza Nuova arriva in Cassazione e la Suprema Corte ridimensiona le accuse, rinviando in Appello per la riduzione delle condanne.

I giudici di piazza Cavour hanno infatti escluso l’aggravante dell’eversione all’ordine democratico che era stata contestata in secondo grado agli 8 imputati, facendo lievitare le pene fino a 2 anni e mezzo.

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[Forlì e Romagna] Bollettino sulle azioni neofasciste

da Indymedia Emilia Romagna

autore: Antifascisti forlivesi

Ieri pomeriggio si è tentuo in Piazza Saffi un presidio itinerante antifascista per ricordare i valori reali e radicali dell’opposizione al fascismo di ogni colore e di ogni epoca. Un presdio che partendo da sotto il Comune ha voluto smascherare l’ipocrisia delle istituzioni che il 25 aprile e il 9 novembre (data simbolo della Liberazione di Forlì… liberazione che per noi è semplice sostituzione di diverse tirannie) si tinge di antifascismo e difesa delle libertà e tutto il resto dell’anno invece reprime, controlla, denuncia, vieta il dissenso nelle nostre strade.

Di seguito il bollettino distribuito ieri.

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[Rimini] Pestaggio nazista in un pub contro un giovane ragazzo marocchino

L’aggressione nella notte di sabato in un noto locale della riviera da parte di due gemelli 23enni di Carpegna. Giovedì 21 luglio alle 20:30 presidio in Piazza Marvelli a Rimini. Pubblichiamo il comunicato del Laboratorio Paz.

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[Rimini] Assalto al Paz, la Corte d’Appello condanna Forza nuova per eversione

Pene più gravi dalla sentenza d’appello per nove imputati coinvolti nel tentato assalto del 2007 ai danni del Laboratorio Paz di via Montevecchi a Rimini, sventato dalle forze dell’ordine. Da Global Project.

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[Forlì] Nuova provocazione dei fascisti contro il PMLI

Da http://www.pmli.it/nuovaprovocazioneforli.html

A 2 settimane dall’imbrattamento fascista della sede della Cellula “G. Stalin” di Forlì del PMLI, avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 settembre, nessun partito politico, parlamentare od extraparlamentare, sedicente comunista o antifascista, ha speso una sola parola per condannare il vile attacco fascista, nemmeno l’Anpi.
Il silenzio e l’indifferenza sono il terreno migliore per i fascisti.
E non a caso, dopo 2 settimane, i fascisti sono tornati ad imbrattare nuovamente la sede forlivese del PMLI, che si trova in Viale Bologna, agendo la sera prima dell’apertura settimanale che è di giovedì.
A Forlì i fascisti hanno individuato nel PMLI il nemico principale, grazie alla sua attività antifascista e dopo aver acceso le luci sulla Commemorazione di Mao, tenutasi a Firenze lo scorso 12 settembre, alla quale è intervenuto come oratore il Segretario della Cellula forlivese.
E’ evidente che i fascisti sono lasciati liberi di agire, le forze dell’ordine non muovono un dito, e la responsabilità è tutta del governo del neoduce Berlusconi che con il suo discorso di ieri in parlamento ha ribadito il proprio programma fascista e piduista.
I fascisti sono manovrati e protetti, ma non ci fanno paura, non ci fermeranno.
Rinnoviamo l’appello a tutte le forze politiche, sociali, sindacali, religiose antifasciste a condannare e combattere il regime neofascista imperante e le nuove squadracce fasciste.
Nessuno spazio ai fascisti!

Cellula “G. Stalin” di Forlì del PMLI

1 ottobre 2010

[Forlì] Provocazione fascista anti PMLI

Da http://www.pmli.it/forliprovocazioneantipmli.html

Nella notte tra il 15 e 16 settembre, come al solito coperti dal buio, e forse non solo da quello, alcuni “ignoti” hanno imbrattato la saracinesca della sede della Cellula “G. Stalin” di Forlì del Partito marxista-leninista italiano con una grande croce celtica e la vernice gettata a secchiate sulla stessa, mentre alcuni mesi fa sulla recinzione della stessa sede erano stati attaccati degli adesivi del gruppo fascista Forza Nuova.
L’ennesimo atto che dimostra come Forlì non sia un’isola felice, nella nostra città i fascisti ci sono e agiscono tranquillamente e impunemente con la complicità delle istituzioni borghesi locali e nazionali, con in testa il governo neofascista del neoduce Berlusconi.
L’attenzione che gli squadristi riservano al PMLI in città è un chiaro segnale di quanto sia profonda e incisiva la battaglia antifascista dei marxisti-leninisti, particolarmente attivi nelle denuncia delle adunate fasciste a Predappio e della connivenza della giunta locale guidata dal Pd Frassineti, e nel Coordinamento antifascista romagnolo. L’attacco è avvenuto poi all’indomani della commemorazione del 34° Anniversario della scomparsa di Mao, tenutasi il 15 settembre a Firenze, e per la quale erano stati affissi in città i relativi manifesti dove compariva il Segretario della Cellula forlivese come oratore e, inoltre, forse non a caso, alla vigilia dell’apertura della festa dei fascio-leghisti.
Tutte le forze politiche, sociali, sindacali, religiose antifasciste devono denunciare e combattere il risorgere delle squadracce fasciste e il regime neofascista imperante, unendosi in un unico grande movimento antifascista.
Sappiano, questi vigliacchi in camicia nera, che i marxisti-leninisti non si fanno intimorire da nessuno, e che risponderemo a questa vile provocazione intensificando la nostra attività antifascista per ricacciare i fascisti nelle fogne dalle quali se ne sono usciti! (…)

Cellula “G. Stalin” di Forlì del Partito marxista-leninista italiano

16 settembre 2010

[Rimini] Ennesimo attacco fascista al PAZ

Ennesimo atto di aggressione nei confronti del Laboratorio Occupato Paz.
Rimini, 11-03-2007

Nella tarda serata di sabato 10 marzo due auto parcheggiate poco lontano dal laboratorio sono state fracassate da un gruppo di ignoti squadristi. L’azione è durata pochi secondi ed è stata portata a termine con un piano studiato nei minimi dettagli.
Dopo le scritte di matrice nazista di qualche mese fa, le bombe molotov di qualche settimana fa, questo ulteriore atto di violenza rende la situazione molto preoccupante, perchè è ormai evidente che tali azioni non sono addebitabili a sparuti rigurgiti fascisti di ragazzini annoiati, ma sono il risultato d’un lavoro pianificato a tavolino da un gruppo militarmente organizzato, che colpisce con precisione chirurgica e con logica
squadristica il Laboratorio Occupato Paz e i suoi frequentatori. Questa escalation di attentati sembra avere un obiettivo preciso: dopo i danni alla struttura e alle cose, i danni alle persone! Tutto questo è stato agevolato dalla mancanza di illuminazione della sede stradale di via montevecchio e dall’assenza di un parcheggio in cui poter posteggiare le macchine senza creare problemi alla viabilità e al tempo stesso non lasciarle alla mercè di teppistelli organizzati.
Questione già posta in precedenza all’attenzione dell’amministrazione comunale e di quartiere.
Non vogliamo cadere nella logica dello scontro tra opposti estremismi e proprio per questo vogliamo richiamare l’attenzione delle istituzioni e degli organi di stampa su quanto sta accadendo nei nostri confronti. E’ il momento dell’assunzione di responsabilità per ogni organo democratico del territorio, prima che la situazione creata da questo gruppo paramilitare, che agisce impunito nell’ombra, degeneri in qualcosa di irreparabile.

Laboratorio Occupato Paz
(ricevuto per e-mail)

http://www.ecn.org/antifa/article/1334/RiminiennesimoattaccofascistaalPAZ

[Rimini] Attacco fascista al Lab. Sociale PAZ.

La scorsa notte intorno all’una e mezza circa, lo spazio del Lab. Sociale Paz, è stato oggetto per l’ennesima volta di un attacco fisico . Questa volta,
dopo ripetuti lanci di enormi petardi e scritte nazifasciste, sono state lanciate 2 molotov, una sul retro e una vicino al cancello. Sono, inoltre, state portate via anche le bandiere all’ingresso in particolare quelle contro il dal molin ecc… Crediamo che questi attacchi, di diversa origine e natura, siano alimentati da una propaganda di natura politica contro il Lab. Paz, finalizzata a limitarne lo spazio di libertà, di agibilità politica e autonoma, propri di uno spazio sociale che ha saputo raccogliere e tradurre in percorsi di lotta – al di fuori delle logiche della rappresentanza – le molteplici istanze che il territorio della Provincia di Rimini sta, finalmente, esprimendo.
Dalla lotta contro l’inceneritore e i legami clientelari che lo sostengono (così come per il Trc, la 3 ° corsia ecc), dalla lotta contro la repressione sui cittadini migranti, dalla lotta contro un concetto di SICUREZZA bieca e razzista, dalla lotta sulla questione dell’emergenza abitativa, passando per tutti quei percorsi legati dal paradigma che la guerra globale e permanente racchiude.
Dentro questa spirale che vede agire diversi attori, da un lato, la stampa, che non smette mai di utilizzare la scusa del dovere di cronaca per stigmatizzare questo spazio sociale; dall’altro la politica ufficiale e, di converso, i provvedimenti giudiziari che ci vedono coinvolti, non ultimo i due decreti penali di condanna – uno per la lotta contro l’utilizzo dell’ aeroporto civile di Rimini come base dei
marines americani diretti in Iraq e, l’altro, per l’azione informativa del 23 dicembre 2006 , nel centro di via della gazzella, volta a smascherare l’utilizzo arbitrario e clientelare di soldi pubblici destinati all’autogestione dentro le logiche spartitorie di uno dei partiti della cosiddetta sinistra radicale – segnalano come anche a Rimini, vi sia il tentativo di rilegare le lotte sociale del movimento nell’ambito della ghettizzazione/criminalizzazione, in buona sostanza, di rimandarle esclusivamente a quei dispositivi di ordine pubblico e di sicurezza, ben incarnati nei provvedimenti post fatti di Catania.

Fonte Globalproject

http://www.ecn.org/antifa/article/1307/RiminiattaccofascistaalLabSocialePAZ