Archivi tag: aggressioni fasciste

[Rimini] Pestaggio nazista in un pub contro un giovane ragazzo marocchino

L’aggressione nella notte di sabato in un noto locale della riviera da parte di due gemelli 23enni di Carpegna. Giovedì 21 luglio alle 20:30 presidio in Piazza Marvelli a Rimini. Pubblichiamo il comunicato del Laboratorio Paz.

Continua la lettura di [Rimini] Pestaggio nazista in un pub contro un giovane ragazzo marocchino

[Rimini] Assalto al Paz, la Corte d’Appello condanna Forza nuova per eversione

Pene più gravi dalla sentenza d’appello per nove imputati coinvolti nel tentato assalto del 2007 ai danni del Laboratorio Paz di via Montevecchi a Rimini, sventato dalle forze dell’ordine. Da Global Project.

Continua la lettura di [Rimini] Assalto al Paz, la Corte d’Appello condanna Forza nuova per eversione

[Rimini] Ennesimo attacco fascista al PAZ

Ennesimo atto di aggressione nei confronti del Laboratorio Occupato Paz.
Rimini, 11-03-2007

Nella tarda serata di sabato 10 marzo due auto parcheggiate poco lontano dal laboratorio sono state fracassate da un gruppo di ignoti squadristi. L’azione è durata pochi secondi ed è stata portata a termine con un piano studiato nei minimi dettagli.
Dopo le scritte di matrice nazista di qualche mese fa, le bombe molotov di qualche settimana fa, questo ulteriore atto di violenza rende la situazione molto preoccupante, perchè è ormai evidente che tali azioni non sono addebitabili a sparuti rigurgiti fascisti di ragazzini annoiati, ma sono il risultato d’un lavoro pianificato a tavolino da un gruppo militarmente organizzato, che colpisce con precisione chirurgica e con logica
squadristica il Laboratorio Occupato Paz e i suoi frequentatori. Questa escalation di attentati sembra avere un obiettivo preciso: dopo i danni alla struttura e alle cose, i danni alle persone! Tutto questo è stato agevolato dalla mancanza di illuminazione della sede stradale di via montevecchio e dall’assenza di un parcheggio in cui poter posteggiare le macchine senza creare problemi alla viabilità e al tempo stesso non lasciarle alla mercè di teppistelli organizzati.
Questione già posta in precedenza all’attenzione dell’amministrazione comunale e di quartiere.
Non vogliamo cadere nella logica dello scontro tra opposti estremismi e proprio per questo vogliamo richiamare l’attenzione delle istituzioni e degli organi di stampa su quanto sta accadendo nei nostri confronti. E’ il momento dell’assunzione di responsabilità per ogni organo democratico del territorio, prima che la situazione creata da questo gruppo paramilitare, che agisce impunito nell’ombra, degeneri in qualcosa di irreparabile.

Laboratorio Occupato Paz
(ricevuto per e-mail)

http://www.ecn.org/antifa/article/1334/RiminiennesimoattaccofascistaalPAZ

[Rimini] Attacco fascista al Lab. Sociale PAZ.

La scorsa notte intorno all’una e mezza circa, lo spazio del Lab. Sociale Paz, è stato oggetto per l’ennesima volta di un attacco fisico . Questa volta,
dopo ripetuti lanci di enormi petardi e scritte nazifasciste, sono state lanciate 2 molotov, una sul retro e una vicino al cancello. Sono, inoltre, state portate via anche le bandiere all’ingresso in particolare quelle contro il dal molin ecc… Crediamo che questi attacchi, di diversa origine e natura, siano alimentati da una propaganda di natura politica contro il Lab. Paz, finalizzata a limitarne lo spazio di libertà, di agibilità politica e autonoma, propri di uno spazio sociale che ha saputo raccogliere e tradurre in percorsi di lotta – al di fuori delle logiche della rappresentanza – le molteplici istanze che il territorio della Provincia di Rimini sta, finalmente, esprimendo.
Dalla lotta contro l’inceneritore e i legami clientelari che lo sostengono (così come per il Trc, la 3 ° corsia ecc), dalla lotta contro la repressione sui cittadini migranti, dalla lotta contro un concetto di SICUREZZA bieca e razzista, dalla lotta sulla questione dell’emergenza abitativa, passando per tutti quei percorsi legati dal paradigma che la guerra globale e permanente racchiude.
Dentro questa spirale che vede agire diversi attori, da un lato, la stampa, che non smette mai di utilizzare la scusa del dovere di cronaca per stigmatizzare questo spazio sociale; dall’altro la politica ufficiale e, di converso, i provvedimenti giudiziari che ci vedono coinvolti, non ultimo i due decreti penali di condanna – uno per la lotta contro l’utilizzo dell’ aeroporto civile di Rimini come base dei
marines americani diretti in Iraq e, l’altro, per l’azione informativa del 23 dicembre 2006 , nel centro di via della gazzella, volta a smascherare l’utilizzo arbitrario e clientelare di soldi pubblici destinati all’autogestione dentro le logiche spartitorie di uno dei partiti della cosiddetta sinistra radicale – segnalano come anche a Rimini, vi sia il tentativo di rilegare le lotte sociale del movimento nell’ambito della ghettizzazione/criminalizzazione, in buona sostanza, di rimandarle esclusivamente a quei dispositivi di ordine pubblico e di sicurezza, ben incarnati nei provvedimenti post fatti di Catania.

Fonte Globalproject

http://www.ecn.org/antifa/article/1307/RiminiattaccofascistaalLabSocialePAZ