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Cesena, 6 aprile, manifestazione contro il governo Lega-M5S e il decreto Salvini

Cesena, 6 aprile, manifestazione contro il governo Lega-M5S e il decreto Salvini

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Nascosto dietro al drappo della sicurezza, del “prima gli italiani”, del sovranismo nazionale falsamente anti-europeo e dietro al capro espiatorio di turno (immigrato, centro sociale, campo rom) questo governo Lega-M5S, in modo subdolo e in continuità coi precedenti, ha partorito dei decreti di legge che andranno a danneggiare ulteriormente le fasce più deboli (economicamente e/o socialmente), quindi più ricattabili e soggette a sfruttamento, quali disoccupati, immigrati, precari, studenti e donne.
Tagliando su servizi essenziali, come sanità, case popolari e welfare, questo governo favorirà ancora una volta, in linea con il governo Renzi, i grandi investitori azionari, i grandi imprenditori, le agenzie interinali, le banche e le compagnie assicurative (le strutture capitaliste per eccellenza, insomma!) e, come se non bastasse, sull’onda del precedente decreto Minniti, a conferire ulteriore agibilità decisionale ed operativa a prefetture e forze di polizia in genere.

Il Decreto sicurezza – o Legge 1 Dicembre N° 132 – è un’opera degna della “democrazia militare” nella quale ci si ritrova attualmente. Raddoppiare le pene per i reati che sono comunemente associabili alle lotte sociali, criminalizzare le pratiche di lotta degli operai istituendo il reato di “blocco stradale” con pene fino a 12 anni di carcere, aumentare a dismisura le condanne per i reati di occupazione di stabili statali e non (fino a 4 anni di carcere), revocare il permesso di soggiorno alle persone prive di cittadinanza italiana che subiscono una condanna per i reati appena citati, abolire la protezione umanitaria e la possibilità di iscriversi all’anagrafe per i richiedenti asilo, raddoppiare la detenzione amministrativa nei centri di permanenza per il rimpatrio (CPR, ex CIE, moderni lager per persone senza documenti), estendere l’applicabilità delle pistole Taser e del Daspo urbano, creare nuovi crimini come l’accattonaggio o l’attività di parcheggiatore abusivo, è di fatto una dichiarazione unilaterale di guerra verso il povero, l’emarginato, il diverso, il lavoratore sfruttato e verso tutte quelle soggettività e/o collettivi autogestiti che intraprendono strade conflittuali contro Stato, padroni e capitalismo.
Lo sgombero in assetto da guerra dell’ ”Asilo occupato” a Torino e i recenti arresti di anarchici a Torino e Trento la dicono lunga sull’indirizzo politico di questo governo.

Il DDL Pillon, rallentando e problematizzando ulteriormente la pratica del divorzio, è un palese rigurgito cattolico e fondamentalista incurante della reale problematica famigliare che si può riassumere nella violenza di genere, presente in qualsiasi ambito sociale, derisa e sminuita dallo stesso Ministro.

L’operazione “Scuole sicure”, attraverso l’installazione di telecamere all’interno degli edifici scolastici, cani antidroga e controlli di polizia nelle classi, mira a fare di ogni studente un potenziale criminale, mentre nessun fondo è stato stanziato per la manutenzione degli edifici e delle aule che sono fatiscenti, pericolanti e pericolose per studenti e insegnanti.

Com’è possibile tollerare ancora un governo autoritario, xenofobo, razzista e sessista, non solo nel linguaggio e nella forma, ma anche nella sostanza dei decreti emessi, continuatore dell’opera anti-popolare dei precedenti governi con ancora più cinismo e foga?
Com’è possibile tollerare ancora questo clima da “leggi razziali” che alimenta qualsiasi tipo di violenza fisica e morale nei confronti delle persone con un colore diverso della pelle?
È necessario prendere le distanze da questo scenario inaccettabile. È il momento di resistere attivamente tramite la formazione di percorsi che, anche se trasversali tra loro, possano convergere in una delegittimazione collettiva a questo stato di cose.

NON RESTARE A GUARDARE!
VIENI ALLA MANIFESTAZIONE A CESENA IL 6 APRILE
CONCENTRAMENTO ORE 15:30
IN PIAZZA DELLA LIBERTA’

Si invita a lasciare a casa le bandiere identitarie (con simboli o sigle di partito o associazioni) e a portare solo quelle relative all’antifascismo o a movimenti di lotta nei territori (NO TAV, NO TAP, ecc…).

Cesena. Resoconto della manifestazione di sabato 6 aprile “contro il fascismo di governo e il decreto Salvini”

Sulla manifestazione di sabato 6 aprile a Cesena

Bella giornata quella di sabato 6 aprile! Circa 300 persone hanno partecipato alla manifestazione di Cesena “contro il fascismo di governo e il decreto Salvini” lanciata dall’Assemblea Antifascista di Cesena e da altri comitati locali, tra cui la Rete Antifascista di Ravenna. Molti i cori, gli slogan, gli interventi al microfono aperto, i volantinaggi e il materiale cartaceo fatto girare. Nota positivissima, la partecipazione di svariati studenti delle scuole di Forlì-Cesena che hanno portato il loro contributo, con anche diversi interventi al microfono in cui hanno ribadito la necessità anche per gli studenti di lottare contro il fascismo istituzionale e non, sia all’interno delle scuole come nella società. Si è fatta presente la situazione incredibile in cui versano le scuole, dove i soldi per la manutenzione ordinaria sono traslati dal governo verso l’installazione di telecamere, controlli di polizia tra i banchi e mini-naja.

La manifestazione si è svolta volontariamente senza bandiere di partito, e si è snodata per le strade di Cesena da piazza della Libertà a piazza del Popolo, con diverse fermate in cui gli interventi comunicativi e i volantinaggi alle persone si sono fatti più fitti. Si è parlato del DDL Pillon sul divorzio e sull’affido dei figli, che è un attentato contro l’autodeterminazione femminile. Si è parlato del decreto sicurezza, che va a colpire tutta una serie di categorie, dal lavoratore, al manifestante fino alla persona immigrata in Italia. Si è parlato della continuità di questo governo coi precedenti, anche nella volontà di agevolare banche e aziende a discapito delle classi popolari. Si è parlato di CPR (lager per migranti) e di frontiere, di guerre della NATO e imprese neocoloniali, e del razzismo sociale come dell’arma con cui i ricchi e i potenti riescono a far sì che i poveri si facciano la guerra tra loro invece che allearsi contro il comune nemico. Quella di sabato è stata una bella giornata, dunque, ma sappiamo che non è abbastanza!

Sappiamo che, aldilà dell’intensità di un giorno, la cosa più importante è la continuità della lotta quotidiana, all’interno del mondo del lavoro, della scuola, nella società tutta, ognun* a suo modo. Perché quando non c’è lotta, il fascismo cresce!

Grazie a tutt* coloro che hanno partecipato!
Invitiamo inoltre a partecipare al percorso e alle iniziative
dell’Assemblea Antifascista di Cesena.

Assemblea Antifascista di Cesena
cesenantifa at inventati punto org

Piccolo resoconto del presidio itinerante di sabato 5 gennaio a Cesena

Piccolo resoconto del presidio itinerante di sabato 5 gennaio a Cesena

Una cinquantina di persone Sabato 5 gennaio 2019 al presidio itinerante di Cesena, iniziato alle 16:00 da Piazzale della Libertà e poi con tappe intermedie in vari punti della città. Molti i curiosi e i cittadini solidali.
Volantini, musica, striscioni e interventi al microfono per ribadire la solidarietà della Cesena antifascista ed antirazzista alle 5 persone sotto processo con l’accusa di essersi opposte in vario modo all’apertura del covo neofascista di via Albertini a Cesena.
Cesena è antifascista!!!

Ci vediamo tutte e tutti mercoledì 23 gennaio, alle ore 9:00 di mattina, sotto il Tribunale di Forlì, per continuare a diffondere la solidarietà!

L’entrata del Tribunale si trova in piazzetta Cesare Beccaria, in via Carlo Cignani, in pieno centro cittadino e alle spalle dell’Abbazia di San Mercuriale.

ASSEMBLEA ANTIFASCISTA DI CESENA

[Forlì] In 500 al corteo istituzionale dopo gli scontri con Forza Nuova

Dai giornali/media locali (12 dicembre 2017)

La sfilata “contro l’intolleranza fascista” conclusa davanti alla prefettura.
Denunciati intanto 15 appartenenti a Forza Nuova

Forlì, 12 dicembre 2017. Si sono ritrovati in oltre cinquecento in centro storico per partecipare al corteo antifascista che ha riunito sindacati, Anpi, associazioni, studenti e cittadini. La manifestazione è stata allestita dopo i tafferugli avvenuti in piazzetta della Misura venerdì scorso, quando sono rimasti contusi alcuni esponenti delle formazioni antagoniste di sinistra con cui sono venuti a contatto appartenenti di Forza Nuova.

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[Forlì] Apre una fogna di CasaPound

Dai media locali (08 maggio 2014)

Sta creando polemica l’inaugurazione di una sede di CasaPound a Forlì, che si chiamerà ‘Barbanera’, in programma per sabato. L’evento è pubblicizzato su Facebook, anche se resta ancora ‘segreto’ il luogo. Nel frattempo in tanti si stanno mobilitando: proprio per la giornata di sabato l’Unione degli universitari forlivesi ha organizzato un presidio antifascista, con ritrovo alle 14 in piazza Saffi, “per tutelare la cultura ed i valori dell’antifascismo, che a Forlì e nella Romagna hanno ancora radici profonde”. (…) L’inaugurazione della sede di CasaPound avrà luogo a partire dalle 16 e prevede l’intervento di Adriano Scianca, responsabile cultura Casa Pound e Massimiliano Lilliu esponente forlivese del movimento.
https://www.forlitoday.it/politica/casapound-sede-barbanera-antifascisti-manifestazioni-anpi.html

Una sede, quella di CasaPound, che includerà al suo interno una palestra e che si annuncia come luogo in cui verranno avviati “corsi di lotta e combattimento all’arma bianca”, come recita uno dei più recenti post sulla pagina Facebook della medesima organizzazione.
https://www.forlitoday.it/politica/il-fascismo-non-passera-sinistra-per-forli-organizza-una-pedalata.html

[Forlì] Sab 10 mag h.14: presidio antifascista contro l’apertura della sede di Casapound

Negli ultimi anni a Forlì ci sono state tante provocazioni neofasciste e molti provvedimenti repressivi contro gli antifascisti. Anche perché il santuario neofascista di Predappio è lì a pochi chilometri, e il sindaco PD di Predappio Giorgio Frassineti non cessa di auspicare «un museo sul fascismo nell’immensa Casa del Fascio che sorge proprio in piazza».

Riceviamo e condividiamo:

VIA I FASCISTI DA FORLÌ Sabato 10 maggio ore 14.00 Piazza Saffi

PRESIDIO ANTIFASCSTA Per dire NO all’apertura dello spazio «Barbanera» del partito neofascista CasaPound a Forlì e ribadire la nostra RESISTENZA.

SEMPRE PARTIGIANI