[Ravenna] Spartaco sfrattato

Riceviamo e pubblichiamo. Solidarietà incondizionata al CSA SPARTACO di Ravenna. 


NUOVI LUCCHETTI SULL’AUTOGESTIONE DEL CSA SPARTACO

In un periodo di forte repressione, in cui assistiamo a un susseguirsi di decisioni e reazioni restrittive nei confronti delle realtà sociali dal basso, anche il CSA Spartaco è stato colpito da un attacco subdolo e silenzioso, che riteniamo necessario portare alla luce.

La mattina del 18 settembre 2025, al nostro arrivo al CSA, abbiamo trovato i lucchetti delle entrate sostituiti.Questo gesto del Comune, formalmente giustificato dalla mancata restituzione delle chiavi da parte dell’assemblea, è avvenuta nonostante da tempo fosse stato richiesto un incontro con l’assessora attuale, il sindaco e l’assessore uscente, mai concesso.
A partire dall’inasprimento dei rapporti con l’amministrazione, denunciamo il caos comunicativo che ha reso impossibile un confronto chiaro e trasparente, soprattutto in merito alla gestione tecnica dello spazio.
La questione sollevata in merito ai recenti incendi è ovviamente pretestuale e strumentale a nascondere una volontà politica della chiusura del centro sociale, poiché la rimessa a norma dello spazio è sempre stato un lavoro preso a carico volontariamente e gratuitamente dai componenti dell’assemblea e solidali, senza spese pubbliche ma attraverso autofinanziamento, così come molti altri problemi di natura tecnica e strutturale affrontati in passato.
La martellante campagna mediatica contro Spartaco è cominciata da consiglieri dell’opposizione in consiglio comunale e portata avanti sui quotidiani cittadini per mesi.
Da oggi in avanti chiediamo solidarietà e vicinanza a tutte e tutti coloro che, anche solo una volta, hanno attraversato lo spazio, rilanciamo il corteo del 27 settembre come inizio di una mobilitazione permanente che finirà solo quando saranno date risposte chiare e lo spazio verrà riconsegnato alla città. 

CSA SPARTACO