A Ravenna è iniziato un processo contro due attivisti antirazzisti che parteciparono ad un’importante lotta a fianco degli immigrati di Lido Adriano nel giugno del 2008, mentre si svolgevano le elezioni per la Consulta degli immigrati. La Questura autorizzò alcuni fascisti ad entrare durante le operazioni di voto degli immigrati per volantinare e urlare slogan razzisti. Di conseguenza un provocatore di estrema destra venne giustamente respinto da due militanti antifascisti in prima fila nel presidio di massa nato spontaneamente per impedire tale propaganda razzista.
Fascismo e antifascismo non si possono mettere sullo stesso piano. Non si può accettare che i valori della solidarietà, dell’uguaglianza, della difesa dei diritti contro il razzismo di Stato, debbano essere processati.
Questa è la questione centrale.
Quel presidio riuscì a creare solidarietà tra lavoratori italiani e lavoratori immigrati, tra giovani italiani e giovani stranieri. Quel presidio fermò l’ignobile pagliacciata fascista. Questo vergognoso processo è l’ulteriore prova che le istituzioni “democratiche” tutelano e difendono i neofascisti e reprimono gli antifascisti.
LUNEDÌ 31 MAGGIO
ORE 8
presidio davanti al Tribunale di Ravenna
Solidarietà con gli immigrati prigionieri nei lager di Stato dei CIE!