[Ravenna] carabinieri assassinano un giovane tunisino

RAVENNA – Si chiamava Hamdi Ben Hassen, avrebbe compiuto 27 anni a settembre, faceva il meccanico e abitava a Gambellara, una frazione di campagna alle porte di Ravenna, il tunisino alla guida dell’Audi A3 inseguita la scorsa notte da Marina di Ravenna alla citta’ dai carabinieri e ucciso da un colpo di pistola che lo ha raggiunto al torace. Con lui vivevano la moglie, una giovane italiana, il fratello Emmanuel e altri connazionali in una casa gia’ perquisita dagli inquirenti.

Il giovane e’ morto verso le 7, nonostante l’operazione chirurgica tentata per salvarlo. C’era lui alla guida dell’Audi A3 scura. L’auto, che gli era stata sequestrata in via amministrativa, gli era stata restituita un decina di giorni fa. Secondo i rilievi finora eseguiti, sono stati esplosi almeno 11 colpi. Sono in corso verifiche su altri tre possibili spari.

Dopo avere appreso le prime notizie da tv e internet, un centinaio di tunisini – tra amici e semplici connazionali della vittima – si sono radunati nel primo pomeriggio davanti al pronto soccorso dell’ospedale di Ravenna, chiedendo di poter avere altre informazioni sull’accaduto. Una volta capito cosa fosse successo al giovane, hanno chiesto di poter riavere al piu’ presto il cadavere per celebrare il rito musulmano.

Ci sono stati momenti di tensione, non sfociati pero’ in episodi di violenza. Diversi tunisini hanno sventolato la foto della vittima stampata su un foglio A4 con la scritta: ‘Ucciso da un carabiniere’. Secondo molti di loro, la fuga sarebbe stata determinata solo dal fatto che il 27enne aveva bevuto un po’ e che guidava con una patente sequestrata.

Lasciando l’ospedale, verso le 17.30, hanno annunciato proteste in serata nella centralissima piazza del Popolo e un presidio martedi’ mattina davanti al tribunale.

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