Da http://www.pmli.it/forliprovocazioneantipmli.html
Nella notte tra il 15 e 16 settembre, come al solito coperti dal buio, e forse non solo da quello, alcuni “ignoti” hanno imbrattato la saracinesca della sede della Cellula “G. Stalin” di Forlì del Partito marxista-leninista italiano con una grande croce celtica e la vernice gettata a secchiate sulla stessa, mentre alcuni mesi fa sulla recinzione della stessa sede erano stati attaccati degli adesivi del gruppo fascista Forza Nuova.
L’ennesimo atto che dimostra come Forlì non sia un’isola felice, nella nostra città i fascisti ci sono e agiscono tranquillamente e impunemente con la complicità delle istituzioni borghesi locali e nazionali, con in testa il governo neofascista del neoduce Berlusconi.
L’attenzione che gli squadristi riservano al PMLI in città è un chiaro segnale di quanto sia profonda e incisiva la battaglia antifascista dei marxisti-leninisti, particolarmente attivi nelle denuncia delle adunate fasciste a Predappio e della connivenza della giunta locale guidata dal Pd Frassineti, e nel Coordinamento antifascista romagnolo. L’attacco è avvenuto poi all’indomani della commemorazione del 34° Anniversario della scomparsa di Mao, tenutasi il 15 settembre a Firenze, e per la quale erano stati affissi in città i relativi manifesti dove compariva il Segretario della Cellula forlivese come oratore e, inoltre, forse non a caso, alla vigilia dell’apertura della festa dei fascio-leghisti.
Tutte le forze politiche, sociali, sindacali, religiose antifasciste devono denunciare e combattere il risorgere delle squadracce fasciste e il regime neofascista imperante, unendosi in un unico grande movimento antifascista.
Sappiano, questi vigliacchi in camicia nera, che i marxisti-leninisti non si fanno intimorire da nessuno, e che risponderemo a questa vile provocazione intensificando la nostra attività antifascista per ricacciare i fascisti nelle fogne dalle quali se ne sono usciti! (…)
Cellula “G. Stalin” di Forlì del Partito marxista-leninista italiano
16 settembre 2010