Da qualche anno la retorica patriottica e nazionalista ha concesso agli epigoni dell’intolleranza e dell’orrore fascista, impegnati nell’opera di mistificazione e negazione degli schifosi crimini di cui si sono macchiati, un’altra data da segnare sul calendario.
La Giornata del Ricordo. Ma del ricordo di cosa?
La violenza nazifascista nei territori della ex Jugoslavia fu spietata. 45000 furono i morti tra sloveni, croati e antifascisti italiani e oltre 95000 arrestati, imprigionati e torturati nei campi di concentramento. Campi fascisti e italianissimi, come quelli di Arbe e Gonars. Una violenza che prima di distruggere i corpi tentò, durante gli anni 20 e 30 del secolo scorso di fiaccarne le resistenze, di calpestarne la dignità attraverso processi di “italianizzazione” forzata, cancellazione e negazione delle tradizioni locali, scolarizzazione di regime.
Come sempre avviene, quando la “verità” è fatta ad uso e consumo degli interessi Di una parte politica, le cifre stesse vengono falsate, e le centinaia di corpi rinvenuti (c’era una guerra che hanno iniziato gli italiani. Chi se lo ricorda?) diventano 10000, 15000, 30000 addirittura, gettati vivi nelle foibe per la sola colpa di essere italiani – ma 30000 italiani hanno continuato a vivere in Jugoslavia: evidentemente l’italianità era secondaria rispetto all’essere stati fascisti, torturatori e assassini.
È come se ci fossero, secondo certa storiografia, istriani di serie A e istriani di serie B, cioè rispettivamente quelli di etnia italiana, la cui morte deve destare orrore e scandalo, mentre per gli altri, quelli di etnia croata o slovena, sembra essere stata una cosa “normale” che siano stati colpiti dalla repressione nazifascista. Risulta evidente che questa data serve ai fascisti di ieri e di oggi per uscire dal silenzio in cui la vergogna doveva confinarli e urlare le loro menzogne, cercando di compattare “gli italiani” in una pacificazione che serve solo ai loro sporchi obiettivi.
DOMENICA 13 FEBBRAIO – ORE 10:00
PRESIDIO ANTIFASCISTA IN PIAZZA SAFFI (Forlì)
NESSUNO SPAZIO PER I FASCISTI A FORLÌ!