Se da una parte l’amministrazione comunale si fa paladina della sicurezza stanziando migliaia di euro per installare videocamere ( https://www.forlitoday.it/cronaca/forli-per-le-telecamere-forli-ottiene-100mila-euro-ha-indice-di-criminalita-molto-elevato.html) attuando sempre maggiormente politiche securitarie in linea con il governo M5S-Lega dall’altra parte è palese che tutto ciò non ha un minimo di efficacia rispetto alla lotta di determinati fenomeni sociali.
E’ l’ennesimo atto di violenza di matrice patriarcale dove ancora una volta a pagarne il tutto è una giovane ragazza di 21 anni che da giugno tenta di difendersi dal suo ex ragazzo e che ha trovato risposta solo oggi dove la Procura di Forlì ha posto solamente una restrizione cautelare, troppo poco per un fenomeno sociale come quella della violenza maschile contro le donne che aumenta sempre maggiormente nel nostro Paese.
Crediamo fortemente che la soluzione a determinati reati non si concretizzi attuando politiche securitarie, bensì fornendo maggiori strumenti possibili affinché una donna possa difendersi dall’uomo, unico e vero responsabile dei femminicidi, indipendentemente dal
colore della pelle e dalla sua provenienza.
Non è la repressione la giusta risposta alla violenza di genere, bensì l’attuazione di progettualità ben precise: educazione di genere nelle scuole, maggior stanziamento di fondi per i Centri Antiviolenza, implementazione di percorsi di autodifesa e soprattutto una legislatura che non sia miope dinanzi alle richieste di aiuto da parte di donne che subiscono quotidianamente violenza psicologica e fisica da parte degli uomini.
Una moltitudine di telecamere e forze dell’ordine non elimineranno mai il problema della violenza domestica o a diminuire l’alto tasso indice di criminalità che è presente nel territorio se non si è capaci di eliminare le disuguaglianze sociali e fino a quando i mass-media non rinunceranno alla loro tipica narrazione inneggiando all’emergenza e alla sicurezza senza esser capace di analizzare il fenomeno nella sua natura sociale, provocando così solo futile allarmismo e disinformazione.
“Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano” e lo grideremo tutti e tutte insieme giorno 24 Novembre, a Roma, in occasione della giornata internazionale della violenza maschile sulle donne organizzata dal Movimento Internazionale transfemminista e antifascista “Non Una di Meno” che durante l’ultima assemblea nazionale ha chiamato lo #statodiagitazionepermanente contro il patriarcato e questo governo che lo rappresenta perfettamente in ogni sfaccettatura e lo grideremo anche per tutte le donne che nel territorio forlivese combattono quotidianamente per sopravvivere alla violenza maschilista e machista dell’uomo.
Qui sotto la piattaforma della giornata del 24 Novembre: